Coldiretti lancia l’allarme sui rincari delle materie prime e chiede una immediata convocazione al Ministero delle Politiche Agricole del tavolo sul latte per affrontare una emergenza diventata insostenibile.
“A causa dell’emergenza Covid si registrano rincari inaccettabili per le materie prime necessarie all’alimentazione degli animali, che mettono a rischio la zootecnia. In calo i compensi per il latte riconosciuti agli allevatori. Mai così bassi negli ultimi anni”. Così il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri. (nella foto)
Tra i prodotti destinati all’alimentazione degli animali, le cui quotazioni sono sbalzate ai massimi storici, troviamo il mais che registra il maggior incremento del decennio. Invariata, invece, la soia che ha raggiunto il picco da quasi sette anni. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti, per i contratti future nei listini del Chicago Bord of Trade (CBOT), il punto di riferimento internazionale per il mercato future i delle materie prime agricole.
“Il rischio è quello di non riuscire a garantire razioni adeguate agli animali – aggiunge Granieri – soprattutto davanti ad alcune proposte di riduzione dei prezzi riconosciuti alla stalla per il latte, che mettono in pericolo la sopravvivenza della Fattoria Italia”.
Una situazione che rischia di compromettere seriamente il futuro dell’allevamento italiano. Un settore, quello della zootecnia, che solo nel Lazio offre lavoro ad oltre 20 mila persone.
“E’ indispensabile garantire la sostenibilità finanziaria alle stalle – conclude Granieri – con la responsabilità dell’intera filiera, per non perdere capacità produttiva in un Paese come l’Italia, che è fortemente deficitario per i prodotti zootecnici. Serve un piano di potenziamento e di stoccaggio per le principali commodities, dalla soia al mais fino all’atteso piano proteine nazionale, per l’alimentazione degli animali in allevamento, che consenta di recuperare competitività al Paese rispetto ai concorrenti stranieri”.