Nomi e cognomi, depistaggi e fughe in avanti, ambizioni più o meno legittime, tentativi di conferma. Le regionali si avvicinano ed i motori cominciano a scaldarsi. Parte dello scenario dipende dall’esito delle amministrative di Frosinone, ma è nel sorano che qualcosa si sta muovendo. L’impegno elettorale è oneroso ed occorre muoversi in anticipo.
Partiamo da Isola del Liri dove in quota Pd circola con insistenza il nome di Antonella Di Pucchio. La consigliera comunale e provinciale, fedelissima del presidente Antonio Pompeo, potrebbe ritentare l’avventura. Parte da una posizione ottimale. La sua immagine sta oscurando quella del sindaco Massimiliano Quadrini, nel frattempo emigrato in Azione. Forse sarà scontro ancora una volta. Anche se la Di Pucchio vuole arrivare alle Comunali da vincente per riprovare la scalata al palazzo di via San Giuseppe.
A Sora la matassa è più intricata. Se dovesse saltare l’ipotesi Di Pucchio, la città volsca potrebbe esprimere un candidato democratico. Anche qui circolano i primi nomi. Sempre in quota Pd, partito che in giunta conta sul vice sindaco Maria Paola Gemmiti, potrebbe emergere la consigliera di maggioranza Maria Paola D’Orazio, da tempo vicina al segretario regionale Bruno Astorre. Tuttavia la D’Orazio è fissata con la presidenza del Consiglio comunale per avere un ruolo ancor più istituzionale che le darebbe maggiore visibilità.
Sull’altro fronte – il centrodestra – primi segnali di fumo arrivano da Forza Italia. Il nome più gettonato è quello di Corrado Saccucci, anche se l’ex vice sindaco Vittorio Di Carlo resta in pole position. Fratelli d’Italia dovrebbe puntare sull’ex consigliere comunale Massimiliano Bruni che seppur con qualche difficoltà sta dirigendo il partito di Giorgia Meloni. Ma c’è anche la possibilità, niente affatto remota, che vuole in lista l’altra ex consigliera Simona Castagna. Qui c’è l’incognita rappresentata dall’ex presidente dell’assise civica Antonio Lecce. Salvo chiarimenti, l’avvocato difficilmente sosterrebbe la Castagna con la quale è entrato in rotta di collisione dopo le comunali dello scorso autunno. A meno che il partito non lo sostenga in quello che si dice essere un desiderio già sussurrato da Lecce: la candidatura a sindaco di Posta Fibreno. Nel borsino del totocandidato di Fratelli d’Italia non prende quota intanto il consigliere Federico Altobelli.
C’è poi la Lega, che deve sciogliere un dubbio. L’uscente Pasquale Ciacciarelli resterà nel partito di Matteo Salvini? In ogni caso Sora non dovrebbe dare il suo apporto in termini di candidature, anche se una di servizio potrebbe coprirla l’ex assessore Veronica Di Ruscio, che alle ultime regionali ha già portato un bel po’ di acqua al mulino. Lino Caschera è alla finestra, ma dietro la persiana.
Infine il Movimento 5 Stelle. Quattro anni fa Loreto Marcelli fece bingo. Ora le condizioni sono cambiate. il M5S non è più la corazzata di un tempo. Capita quando si passa da partito di lotta a partito di Governo. Le ultime Comunali hanno decretato un mezzo fallimento. I grillini non sono riusciti ad eleggere nemmeno un consigliere. Anzi, hanno perso quello che avevano nonostante l’oceanica folla in piazza Santa Restituta ad ascoltare l’ex premier Giuseppe Conte. Per Marcelli non è solo una questioni di voti personali, ma di percentuali necessarie a strappare un seggio in provincia. Che potrebbe finire alla cosiddetta lista del Presidente. Fra questi: gli aspiranti Alessio D’Amato e Daniele Leodori potrebbero trovarsi di fronte Enrico Gasbarra. E in questo caso Sora potrebbe tornare in gioco con un candidato vincente, con serie possibilità di successo. Non fosse altro per il sostanziale, quanto sostanzioso sostegno dell’amministrazione comunale in carica, che con un’abile mossa politica recentemente ha piazzato in Provincia – dove la città mancava da un pezzo – il consigliere Alessandro Mosticone.
zip