Riceviamo e pubblichiamo:
Si è tenuto lo scorso 19 luglio ad Alatri un interessantissimo convegno sui contenuti della riforma della Carta costituzionale recentemente approvata dal Parlamento e sulla quale saranno chiamati ad esprimersi i cittadini nel prossimo autunno, per confermare o bocciare tale legge di riforma.
L’incontro è stato organizzato dalla Associazione Assistenza e Lavoro e dal Movimento Società e Famiglia.
Dopo i saluti del Presidente di Assistenza e Lavoro, Bruno Frioni, c’è stato l’intervento del relatore Dott. Marco D’Agostini, esperto di riforme istituzionali, il quale, premessa la sentita esigenza del Paese di intervenire su alcuni nodi istituzionali – quali un più efficace riparto delle competenza tra Stato e Regioni, la riduzione del numero dei parlamentari e una diversa articolazione dei compiti delle due Camere – ha evidenziato i profili critici delle soluzioni individuate con la riforma in discussione concernenti aspetti come: la pluralità dei procedimenti legislativi, il rapporto Stato, Regioni a Statuto ordinario e Regioni a Statuto speciale, l’eliminazione delle provincie, il procedimento di nomina del Presidente della Repubblica e dei giudici della Corte Costituzionale, nonché l’impatto della nuova legge elettorale, c.d. Italicum, sull’equilibrio tra i vari poteri dello Stato.
E’ poi intervenuto l’Ing. Fabio Cristofari , Vicepresidente di Società e Famiglia, il quale ha espresso la propria insoddisfazione per la formulazione della legge di riforma costituzionale, con particolare riferimento al ridimensionamento del ruolo dei corpi intermedi, vero e proprio pilastro della Carta approvata dal padri costituenti, ed al fatto che tale riforma non sembra venire incontro a quelle che sono le reali ed avvertite esigenze delle famiglie italiane che costituiscono il fondamento ed il modello a cui attingere per la ricostruzione del benessere della nostra società.
E’ seguito un partecipato ed animato dibattito che ha permesso di approfondire i temi sviluppati dai relatori.
A trarre le conclusioni l’Avv. Francesco Rabotti il quale, nel ribadire la necessità di informare i cittadini sui contenuti della riforma per permettere loro di esprimere un voto consapevole ed informato in occasione del referendum, evitando ogni strumentalizzazione o polemica di carattere partitico, ha richiamato la definizione della Carta Costituzionale data da Giorgio La Pira, autorevolissimo componente della Assemblea Costituente, quale “Casa comune” degli italiani, in quanto recante i valori condivisi di una comunità, nei quali tutti si devono riconoscere, e che pertanto male si presta a modifiche che non siano largamente condivise o che comunque risultino espressione di una mera maggioranza numerica che, se democraticamente ha il dovere di legiferare ordinariamente per la realizzazione del proprio programma di governo, quando si tratta di modificare le regole fondative della Repubblica dovrebbe privilegiare la ricerca della condivisione e la salvaguardia dei principi di partecipazione e rappresentatività.