All’alba di ieri i Carabinieri della Compagnia di Frosinone hanno dato supporto ai colleghi del Nucleo Investigativo di Genova, i quali a seguito di una mirata indagine avevano ottenuto dalla Procura della Repubblica ligure 4 fermi di indiziato di delitto eseguiti ad Albiate (MB), Ceccano (FR) e Frascati (RM) nei confronti di 4 pregiudicati laziali:
- C. del 1958, nato a Roma, ivi residente;
- P. del 1966 nato a Ceccano (FR), ivi residente;
- R., del 1958, nato a Roma ivi residente;
- C., del 1960, nato a Frascati, ivi residente.
Il 18 ottobre scorso (domenica) in Desio (MB), notte tempo, i quattro malviventi, tutti con precedenti specifici, si erano introdotti all’interno di una banca, attraverso l’impianto di aereazione, dopo aver tagliato le sbarre in acciaio ed una grata, poste a protezione dell’accesso ubicato in un locale caldaia nello stesso stabile condominiale dell’istituto di credito, con lo scopo di commettere una rapina il pomeriggio del giorno successivo.
L’evento non si verificava poiché, per cause indipendenti dalla loro volontà, si attivava l’allarme volumetrico anti-intrusione, che li faceva desistere causandone l’immediata fuga.
I quattro malviventi sono altresì indagati per tre rapine in banca, commesse a Genova, con la tecnica del “buco”, tra il 2014 ed il 2015.
I due pregiudicati fermati ad Albiate, inoltre, erano latitanti rispettivamente dal 2011 e dal 2013, dovendo scontare oltre 6 anni e mezzo per rapina e 3 anni ed 8 mesi per riciclaggio.
Nel corso delle attività è stato sequestrato diverso materiale “cantieristico” utilizzato per gli interventi di scavo e sfondamento murario nonché apparecchiature tecnologiche e documenti falsi, tre pistole giocattolo ed una Beretta con 13 colpi, che era stata asportata ad una guardia giurata durante una rapina ad un furgone portavalori a Roma nel 2011.
Indagati altri tre complici abitanti a Roma e Frosinone, le cui abitazioni sono state sottoposte a perquisizione, e proprio l’abitazione perquisita a Frosinone è quella che dato il frutto più interessante, infatti l’atto di Polizia Giudiziaria eseguito dai Carabinieri della Compagnia del Capoluogo Ciociaro, ha permesso di rinvenire e sequestrare quasi 53.000 euro in contanti che l’uomo aveva riposto all’interno della cassaforte e che si sospetta possano essere connessi ai colpi di cui sopra. Imponente lo spiegamento di forze, era ancora buio quando oltre 20 carabinieri si sono mossi in perfetto coordinamento con tutti gli altri colleghi che operavano nelle altre regioni. I militari dopo aver circondato gli obbiettivi hanno operato gli accessi riuscendo da un lato a bloccare il pregiudicato su cui verteva il fermo e dall’altro iniziare la fruttuosa perquisizione.
Prevenuti associati presso le case circondariali di Monza, Velletri e Frosinone.