I dispositivi elettronici sono oggetti estremamente complicati da riciclare perché composti da molti materiali uniti tra loro, come metalli, plastiche e vetro. Questo materiale viene chiamato RAEE (Rifiuti da apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Televisione, frigoriferi, videocamere, pannelli fotovoltaici e cellulari vengono smaltiti e riciclati per riutilizzare le materie utili e non lasciare nell’ambiente oggetti tossici, ecco che i rifiuti elettronici non vanno differenziati a casa ma portati in centri specializzati (controlla il tuo comune).
Qui di seguito le 4 fasi fondamentali:
Selezione → Dopo essere stati raccolti i rifiuti vengono separati manualmente o meccanicamente e, in questa fase, è importante togliere le batterie – se presenti;
Smontaggio → Essendo materiali complessi, è necessario separare il più possibile le diverse componenti e, tra queste, decidere cosa può essere riciclato e cosa no;
Riduzione volumetrica → il rifiuto rimanente viene tritato per ottenere frammenti di pochi centimetri;
Separazione → Tramite elettromagneti e getti di aria compressa si separano le varie tipologie di metalli da vetro e plastica.
Ricordiamo che i RAEE vanno gettati nelle isole ecologiche, attrezzate come centri di raccolta per lo smaltimento dei rifiuti elettronici, che si occuperanno poi di inviare il materiale raccolto agli impianti di trattamento specializzati.
Purtroppo l’Italia smaltisce solo il 32% dei RAEE, mentre la Croazia ben l’80%.
Credits: Geopop
Alessandro Rea