Dal consigliere provinciale Gianluca Quadrini, riceviamo e pubblichiamo:
Ho letto sulla stampa ed esternato anche su Facebook le dichiarazioni confuse, imprecise e false del Sindaco di Arpino in relazione all’Ufficio Postale di Arpino zona SCAFFA.
A tal proposito ed alla luce delle dichiarazioni fatte sull’articolo, ho dato mandato al mio legale di predisporre apposita “querela per diffamazione” per il Sindaco e “querela per dichiarazioni false” per la società Telecom.
Come prima cosa devo rilevare che l’interrogazione mia e del Consigliere Capuano ha data 27.03.2014 e stessa data è stata inviata via mail al protocollo dell’Ente comune, così come anche la sollecitazione al Prefetto che ha la stessa data, mandata sempre via mail pec.
La strumentalità, affidatami dal Sindaco, dell’istanza rivolta dal sottoscritto al Prefetto di Frosinone è inesistente, in quanto come ammesso dal Sindaco di Arpino, esiste un legittimo problema di natura civilistica, quindi non riesco a comprendere per quale motivo debba essere interrotto un servizio di pubblica utilità per oltre 1 mese, consentendo al gestore di agire in dispregio delle vigenti normative. Allora invece di attaccare il sottoscritto si attivi a difesa del pubblico interesse con il gestore del servizio per il ripristino immediato anche provvisorio della linea telefonica, come il sottoscritto ha fatto e sta facendo ormai da giorni, invece si è occupato lui strumentalmente della cosa dopo che lo scrivente lo aveva sollecitato.
Inoltre quanto asserito dal gestore è solamente dilatorio e falso, poichè, nonostante quanto da loro affermato, in maniera infondata, relativo al diniego dei proprietari all’accesso nel sito ove insistono i pali divelti dall’evento calamitoso del 5/3/2014, in data 31/03 c.a., alla presenza dei VV.UU. senza interessare le aree private hanno ripristinato in 1H di lavoro la linea dell’industria cartaria di Pisani lì vicino.
Per ripristinare la linea a servizio delle Poste è necessario “realizzare” un nuovo tracciato che interesserebbe il manufatto stradale sulla SR 82, dove già passa la linea a servizio dell’industria cartaria, proseguendo ancora 10 ml per poi attraversare la provinciale per 30 ml circa ed arrivare all’immobile ove insiste l’ufficio delle Poste Italiane S.p.A.
Il vecchio tracciato non è ripristinabile poiché in dispregio alle normative vigenti in materia di sicurezza per gli utenti. Tra l’altro nella giornata di mercoledì scorso, quando io non ero presente perché non interessato da nessuno, e questo significa la mia ininfluenza sulla vicenda, è stato proposto al gestore dall’altro proprietario per poter effettuare un immediato ripristino, di installare dei dissuasori in prossimità dell’incrocio a protezione del cavo provvisoriamente ripristinato. Questa soluzione provvisoria consentirebbe in attesa di eventuali autorizzazioni necessarie per i lavori di scavo e del reperimento dei fondi necessari da parte del gestore per un intervento definitivo, l’immediata ripresa del servizio postale a vantaggio di tutta la colletività.
Ed è proprio questo che io vado dicendo già da tempo, insieme all’altro proprietario, invece la Telecom vuole posizionare ancora altri 2 tralicci sulla proprietà già inficiata da ben 6 tralicci telefonici.
Pertanto, alla luce di quanto su esposto, mai nessuno ha vietato a Telecom di ripristinare la linea provvisoriamente, così com’era prima, ma loro vogliono per forza posizionare altri 2 pali gravando ancora la proprietà e questo non è possibile.
Inoltre lo scrivente, proprio a dimostrazione che quanto detto è la verità, ha avuto un paio di colloqui con S.E. Prefetto di Frosinone al quale ho manifestato la reale situazione e lei, interessata invece con altre richieste dalla Telecom che non coicidono con i fatti reali, ha indetto una riunione con tutti i soggetti interessati per il giorno martedì 7 aprile presso i suoi uffici proprio per chiarire la mia posizione con la quale fin dal primo istante circa 25 giorni fa ho dato subito l’assenso a ripristinare la linea.
Il Sindaco Rea invece di mandare due privati cittadini, al posto suo o di assessori o di consiglieri comunali, insieme alla Telecom ed ai vigili urbani ad effettuare il sopralluogo con la ditta, che gli ha riferito cose false, se si fosse interessato lui personalmente alle cose, com’è giusto che sia essendo stato lui votato dai cittadini, non incorrerebbe in questi errori grossolani di valutazione che sono distanti dalla realtà, anche perché, i pali ed i fili sulla mia proprietà sono intatti e dalla mia proprietà escono funzionanti ed integri adagiandosi a terra su uno spiazzo e da lì si possono giuntare provvisoriamente, così com’è stato fatto per la fabbrica cartaria di Pisani. Caro Sindaco mi dispiace ma non è la prima volta che lei fa affermazioni non vere perché non conosce le vicende ed in questo caso ancora meno, questa volta, però, a tutela della mia persona mi sono visto costretto ad affidare ad un legale la pratica per la querela, così come anche quella “di falso” nei confronti della Telecom alla quale fina da primo minuto ho detto ripristinate provvisoriamente e martedì, dopo la riunione con il Prefetto, la formalizzerò.