“Nella lotta per la difesa del diritto alla salute in provincia di Frosinone ritengo utile condividere le riflessioni di questi giorni. Dopo l’incontro dei Sindaci con il Commissario Regionale Zingaretti è ormai evidente lo scollamento tra quanto promesso dall’attuale amministrazione regionale e quanto eseguito dalla Manager Mastrobuono.
La possibilità di rendere operativo il reparto di ortopedia a Sora, durante i mesi estivi e non solo da settembre, si reggeva sulla direttiva di Zingaretti, che consente al manager l’assunzione in deroga dal turn over in questo periodo estivo evitando l’accorpamento con Cassino. Ora questo banale ragionamento e la mia convinzione che Zingaretti intenda veramente portare avanti questo impegno (cosa che mi è stata confermata dai nostri rappresentanti regionali), fa scaturire una conseguenza a mio avviso inevitabile: se la Mastrobuono non è in linea con le direttive politiche di chi l’ha collocata in quella posizione credo sia imminente e doveroso o un suo passo indietro o un immediato adeguamento rispetto a quanto deciso in sede politica. Per quanto riguarda invece un discorso di prospettiva ritengo che ad oggi manchi una visione tecnica generale che renda chiaro quale sia l’ottimizzazione delle risorse disponibili per la sanità della provincia di Frosinone.
Qui il discorso diventa un attimo più complesso ma cerco di spiegarmi. L’obiettivo finale al quale ogni sacrosanta lotta deve necessariamente tendere è l’atto aziendale del prossimo 20 settembre. L’atto ci dirà quale sarà l’offerta sanitaria per la provincia di Frosinone. A tal proposito mi sembra chiaro che ad oggi manchi una visione generale della sanità provinciale da contrapporre a quella che la manager Asl ed i suoi collaboratori cercheranno di far passare come necessaria attraverso l’atto aziendale. Il problema infatti è capire come gestire le risorse disponibili per disegnare la futura offerta mantenendo un visione tripolare della provincia con i tre ospedali di Frosinone, Cassino e Sora.
Per arrivare al 20 settembre con la necessaria consapevolezza di quali richieste formulare per ottenere la migliore risposta in termini di efficacia dal futuro atto aziendale, bisogna che i rappresentanti degli operatori sanitari di questa provincia lavorino alacremente per la redazione di una proposta tecnica UNITARIA per la sanità della Provincia di Frosinone. Questo a mio avviso è un passaggio fondamentale che può dare maggiore forza alla lotta civica, incardinare in modo fermo le responsabilità di chi gestisce e di chi decide. Il tempo stringe, ben venga la protesta per tenere alta l’attenzione, ma il 20 settembre bisogna che questa Provincia si presenti al tavolo con una proposta forte, condivisa e possibile per ottenere un Atto Aziendale in grado di tutelare davvero la salute del cittadino”.