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‘QUESTIONE OSPEDALE’, LETTERA APERTA DI RODOLFO DAMIANI A ZINGARETTI

~~SIMBAD

Il nome del marinaio che rappresenta l’Ulisse arabo , indica l’associazione di un gruppo di artisti,poeti e scrittori del territorio.
In genere gli artisti partecipano con spirito isolazionista agli eventi politici, però a fronte delle enormità accadute sul territorio hanno chiesto di riunirsi e esprimere il loro parere sulla vicenda e di pubblicizzarlo scrivendole una lettera.


Presidente
In una famiglia si stringe la cinta tutti o nessuno, nel Lazio, intoccabili prebende e caste, i debiti, procurati da allegre gestioni precedenti sempre di politici,li pagano i cittadini comuni.
Il Lazio paga i balzelli più alti d’Italia, che sembra non riescano  a contenere il deficit e  a fronte dei quali i cittadini di alcune zone non ricevono neanche una assistenza sanitaria pari alle altre, sapete la storia dei polli di Trilussa che evidentemente erano renziani, sapete Renzi , detto Matteuccio che paga gli aumenti a chi prende 1500 euro con le tasse di chi ne prende meno di 900.
Certo è una singolarità e un privilegio  che  pochi vantano, la Provincia di Frosinone concorre, rinunciando ai suoi diritti  a mantenere gli  assetti sanitari della capitale.
Capirà bene che la cosa non ci soddisfa e le chiediamo  di  sollevarci  da tale privilegio a suo tempo imposto.
Per chiarezza individuiamo l’origine di tutto nelle malfamate macroaree della Polverini, che benchè anche Lei ci dica che sono state abolite, ci sono e operano perché non esiste un decreto  di abrogazione.
Sa  abbiamo la presunzione di ritenere  che vadano  tolte le macroaree  e si ripartiscano le risorse secondo i parametri medi, FROSINONE avrebbe risolto  molti problemi   e Lei potrebbe essere ricordato come un  Presidente   “Amico di molti ma più amico della Giustizia”
Sora e il comprensorio ha sviluppato una lotta ammirevole, una mobilitazione, che senza andare lontano, data dalla gestione Polverini e la sua gestione creativa.
Purtroppo è stato difficile  trovare tutti o quasi d’accordo, ma abbiamo constatato che quando siamo uniti  ci ricevete, ci illustrate, ci date ragione, ci promettete e …ci fate vittime  della vostra  arroganza.
Ne abbiamo avuti  purtroppo ripetuti esempi, uno recente che coinvolge  la Manager e ora  sembra sfiorino anche Lei.
Bando agli scherzi, se fossero vere le notizie che circolano, sarebbe un fatto gravissimo,  Responsabili ai massimi livelli, che alle legittime rimostranzedei Sindaci, dei rappresentanti di movimenti di cittadini, in presenza di Onorevoli e soprattutto del Prefetto, danno  per l’ennesima volta assicurazioni e promettono attenzione concludente, finito l’incontro    si affrettano  a fare atti di segno contrario .
Come definire il comportamento, oggi non più ipotetico , vista la chiusura di Ortopedia e la ricollocazione del personale altrove
Se avesse subito Lei simile trattamento, come lo definirebbe
–  Una presa in giro
– Una derisione  dei cittadini e dei loro eletti
– Una offesa allo Stato, il Prefetto rappresenta lo Stato
– Un attacco alla democrazia
– Un superamento dei diritti costituzionali
Ma come artisti abbiamo apprezzato “le coup de theatre” della fantomatica comunicazione che lunedi  cambia tutto, abbiamo trovato i due ortopedici, che non si erano trovati prima perché non erano stati cercati, perché la volontà non sembra quella di ridare dignità al SS. Trinità e rispettare i diritti dei Ciociari.
Di fronte  a tali errori macroscopici noi crediamo che Lei non possa sottrarsi a varare una indagine che individui  le frange impazzite del suo apparato e le metta in condizione di non nuocere.
Questo anche nel suo interesse, ricorda Totò rivolto al funzionario ottuso  “io non voglio ammazzare te , ma chi ti ci tiene”, ma Totò aveva fatto il militare a Cuneo.
Crediamo che Lei debba fare molto per riavere la fiducia, che un gesto arrogante e discriminatorio posto in essere con metodi bulgari, le sta facendo perdere.
Noi confidiamo che Lei riconsideri tutta la faccenda e sa se “Parigi vale bene una messa” a Roma se ne dicono già tante per cui potrebbe non valerne la pena.
ABSIT INIURA VERBIS a premessa  ci scusiamo se abbiamo potuto eccepire sopra le note, ricordi che Lei è dove è per volere del popolo e per il  “bene” del popolo
                                                                              Rodolfo Damiani  poeta