Non può passare inosservato l’attacco frontale promosso dall’ex Presidente Provinciale Antonello Iannarilli verso il sindaco di Sora Ernesto Tersigni, le sue affermazioni sono di una violenza insolita e non può essere certamente lui la persona adeguata a rimproverare il Tersigni di “non riconoscenza”.
La riconoscenza è un termine che in politica, probabilmente, si è smarrito per causa degli stessi personaggi che in quest’ultimi vent’anni hanno ricoperto ruoli dirigenziali e istituzionali di primo livello raggiungendo risultati ben visibile alla popolazione, pertanto l’ex di tutto farebbe bene a non dettare lezione di bon ton a nessuno!
Non si può essere accondiscendente e compagno di merende con Tersigni e company condividendone strategie e passate candidature per poi giudicare chi, oggi, ha ritenuto liberamente di cambiare appartenenza politica.
Non voglio essere io il difensore del sindaco Tersigni , anche perché è noto a tutti quali furono le mie posizioni assunte a suo tempo, ma lo storico rappresentante di Berlusconi si dovrebbe chiedere: perché il sistema partito di centro-destra periodicamente vive fasi di puro trasformismo ?
Forse, bisogna ammettere che Berlusconi e il berlusconismo hanno generato nel nostro paese questo modus operandi, ragion per cui, oggi subisce quello che ha creato e ne diventa, inesorabilmente, vittima.
Infine, se proprio Iannarilli intende essere coerente e politicamente lineare con la sua posizione, ne comporterebbe il passaggio in minoranza dei suoi esponenti forzisti nel consiglio comunale di Sora. Contrariamente, Iannarilli dimostrerebbe il funzionamento del sistema partito berlusconiano stabilendo, nei fatti, che in politica ognuno fa quello che vuole…i consiglieri comunali di Forza Italia e Tersigni compreso!