Con il progetto ARTEMIS si rafforza sul territorio provinciale l’impegno per la tutela delle vittime di ogni violenza, con particolare attenzione alle donne e ai minori. Con ARTEMIS la Provincia di Frosinone ha scelto di scendere in campo, attraverso l’agenzia speciale Frosinone Formazione e Lavoro, per fornire un aiuto concreto e soprattutto per rendere operativa la rete territoriale tra tutti i soggetti (istituzionali e associativi) coinvolti nel contrasto alla violenza di genere.
A tal fine, dopo la presentazione ufficiale del progetto, che ha visto la partecipazione e il sostegno del Prefetto di Frosinone Ignazio Portelli, interlocutori del nuovo servizio sono diventati i Comuni. A loro si sono rivolti gli amministratori provinciali, il presidente Antonio Pompeo e la consigliera delegata alla Formazione Alessandra Sardellitti per illustrare le linee guida e le finalità dell’importante iniziativa. Come già spiegato, con la riforma ‘Delrio’, l’Ente Provincia ha voluto mettere in campo un’azione specifica e volta ad arginare un fenomeno terribile che con le restrizioni domiciliari imposte dalla pandemia ha fatto registrare un’impennata dei casi di violenza sulle donne e i bambini.
In concreto, attraverso le dottoresse Angela Ciardi e Loredana Colone del Consorzio Intesa che esplica il servizio sul territorio, sono in corso in questi giorni una serie di colloqui con i referenti del settore Servizi Sociali dei 91 comuni della provincia. Gli incontri si stanno svolgendo con la partecipazione della portavoce istituzionale del progetto ARTEMIS, la dottoressa Emanuela Piroli che sin dall’inizio sostiene la linea di azione promossa dal Presidente Pompeo: “Agire per la tutela delle persone indifese è una scelta che ogni cittadino dovrebbe fare. Ancora meglio se a muoversi sono le Istituzioni. Con il Progetto ARTEMIS, che mi onoro di rappresentare per conto della Provincia, stiamo riscontrando un’ottima adesione da parte degli operatori sociali che quotidianamente si confrontano con le realtà comunali e che, quindi, per primi hanno il termometro della situazione. L’auspicio è che il lavoro certosino che stiamo sviluppando porti a far conoscere il servizio e la rete che abbiamo intenzione di implementare con le associazioni che già operano in difesa delle vittime di violenza”.
Insieme ai Comuni la Provincia ha voluto coinvolgere anche le scuole superiori proponendo l’adesione ad una serie di progetti incentrati sul tema dell’educazione al rispetto, così da poter gettare le basi per una capillare campagna di sensibilizzazione ai temi delle pari opportunità anche tra le fasce più giovani.