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PROROGA PER IL TRIBUNALE: IL 3 OTTOBRE SI DECIDE

La sezione di Latina del Tar del Lazio, rispondendo ad una istanza cautelare, ha disposto una proroga degli uffici del Tribunale di Sora almeno fino al prossimo 3 ottobre 2013, quando entrerà nel merito della questione. “I locali che dovrebbero ospitare la terza sede del Tribunale di Cassino – si legge nel decreto – non risultano attualmente agibili”. Inoltre, sempre a quanto riportato nel documento ufficiale, si specifica che la conclusione dei lavori di adeguamento è prevista per il prossimo 29 settembre, vale a dire in data successiva a quella prevista per il trasferimento.

A quanto sembra, inoltre, tra i motivi della proroga ci sarebbe anche la questione del problematico trasposto dei numerosi faldoni contenenti i documenti delle varie cause. Si tratta, infatti, di oltre seimila procedimenti da trasferire da Sora a Cassino, che necessitano di una accurata redistribuzione. Subito dopo la pubblicazione del decreto, anche il Comune di Sora ha espresso soddisfazione attraverso un comunicato stampa (che potete leggere qui di seguito).

Si accende, dunque, la fiamma della speranza per il nostro tribunale, anche se per ora è solo ‘larvale’, visto che, per avere maggiori dettagli, bisognerà necessariamente attendere il prossimo 3 Ottobre, giorno in cui è fissata la trattazione collegiale da parte dei giudici amministrativi (come chiaramente riportato nel decreto).

Il Decreto del TAR:

REPUBBLICA ITALIANA

Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

 

Il Presidente

ha pronunciato il presente

DECRETO

sul ricorso numero di registro generale 321 del 2013, proposto dal Comune di Sora, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’avv. Margherita Quadrini, con domicilio eletto presso la Segreteria di questa Sezione in Latina, via A. Doria, 4;

contro

Ministero della Giustizia, in persona del Ministro p.t. e Tribunale di Cassino, in persona del Presidente p.t., rappresentati e difesi per legge dall’Avvocatura generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

nei confronti di

Marco Giacinto Bartolomucci, non costituito in giudizio;

per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia,

del provvedimento n. 49 datato 23 aprile 2013 emesso dal Presidente del Tribunale di Cassino avente ad oggetto: “anticipazione presso la sede centrale di alcune attività civili e penali della sezione distaccata di Sora”;

del decreto del Presidente del Tribunale di Cassino n. 29/2013 datato 13 marzo 2013 e della nota prot. n.739/2013 datata 27 aprile 2013;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Vista l’ordinanza collegiale n. 189/2013 del 6 giugno 2013, con la quale il Collegio ha accolto l’istanza di sospensione dei provvedimenti impugnati.

Viste le istanze per l’esecuzione della suddetta ordinanza n. 189/2013 e di misure cautelari provvisorie con decreto inaudita altera parte proposta dal Comune ricorrente, ai sensi dell’art. 56 cod. proc. amm., presentate dal Comune di Sora in data 11 settembre 2013;

Considerato che, giusta la documentazione depositata in atti, i locali che dovrebbero ospitare la terza sede del Tribunale di Cassino non risultano attualmente agibili, avendo il Commissario straordinario del Centro di Formazione (allocato nel medesimo immobile) negato il consenso alla realizzazione dei lavori di adeguamento per motivi di sicurezza, peraltro non effettuabili in quanto non funzionali allo svolgimento dell’attività didattica; che, peraltro l’ultimazione dei lavori è prevista per il 29 settembre 2013 (ossia per una data successiva a quella prevista per il trasferimento);

Ritenuto che, a fronte della predetta situazione, sussistono le condizioni per concedere l’invocata misura cautelare di somma urgenza e che il danno lamentato può essere eliso inibendo il trasferimento della Sezione distaccata di Sora presso la sede del Tribunale di Cassino fino alla determinazione dell’Amministrazione giudiziaria sull’opportunità di prorogare il trasferimento in applicazione del disposto dell’art. 8 del D. lgs. 155/2012.

 

P.Q.M.

ACCOGLIE la suindicata domanda cautelare provvisoria come in motivazione.

Fissa per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 3 ottobre 2013.

Il presente decreto sarà eseguito dall’Amministrazione ed è depositato presso la Segreteria del Tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti, anche a mezzo telefax.

Così deciso in Latina il giorno 11 settembre 2013.

 

Il Presidente

 

Francesco Corsaro

DEPOSITATO IN SEGRETERIA

Il 11/09/2013

IL SEGRETARIO

(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

Il Comunicato stampa del Comune di Sora:

In data odierna, il Comune di Sora ha presentato al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, sezione staccata di Latina, un’istanza per l’esecuzione dell’ordinanza cautelare n.189 del 6 giugno 2013. Il Giudice amministrativo con questo atto ha sospeso l’efficacia dei provvedimenti con i quali il Presidente del Tribunale di Cassino aveva anticipato la cessazione di tutte le attività giudiziarie della sezione del Tribunale di Sora e respinto la richiesta di proroga quinquennale per il mantenimento della sezione. In considerazione della mancata esecuzione dell’ordinanza n.189/2013 da parte dell’Amministrazione giudiziaria, il Comune di Sora ha attivato gli strumenti di tutela del principio di effettività offerti dal codice del processo amministrativo chiedendo le opportune misure attuative. Esaminata l’istanza e la documentazione allegata, il Tar di Latina ha “… inibito il trasferimento della sezione distaccata di Sora presso la sede del Tribunale di Cassino fino alla determinazione dell’Amministrazione giudiziaria di prorogare il trasferimento in applicazione della disposto articolo 8 del Decreto legislativo 155/2012”.

Ringrazio l’avvocato Margherita Quadrini, responsabile dell’avvocatura comunale e gli avvocati che hanno collaborato fattivamente al raggiungimento di questo importante risultato. Questa Amministrazione – dichiara il Sindaco, Ernesto Tersigni – è particolarmente soddisfatta e auspica che tutte le azioni volte alla difesa del Tribunale possano trovare accoglimento presso le autorità preposte, nel comune e superiore interesse della Giustizia. La tenacia dimostrata a salvaguardia del Tribunale ha dato i suoi frutti. Continueremo su questa strada e senza clamori, come fatto fin’ora, nella certezza – coclude il Primo cittadino – che quanto posto in essere è avvenuto in difesa di un diritto di questa città e dell’intero comprensorio”.