CULTURA E INTRATTENIMENTO

Progetto Lebensborn, ecco il romanzo

Il 24  Agosto a Strangolagalli, Rocco Mortelliti (Regista) e Arianna Mortelliti (Scrittrice), presenteranno il romanzo di Teresa Ceccacci “Progetto Lebensborn”, ore 19 presso Piazza Predappio.
Il romanzo narra la storia di Helga Werner. Cresciuta in una famiglia di fervidi nazionalsocialisti,  decide di l avorare e di essere produttiva per il Reich. Sono tempi duri per la Germania, ma dalle donne tedesche ci si aspetta che facciano il loro dovere lavorando, sposandosi e offrendo figli forti e in salute alla Patria. Le viene affidato un posto come infermiera all’interno di una clinica nata per ragazze madri. Quello che in principio si rivela come un impiego come tanti, presto finirà per distruggere la sua vita barattata con il silenzio. Lebensborn, il nome del progetto avviato dal gerarca nazista Heinrich Himmler, nato con l’intento di migliorare le teorie eugenetiche della razza ariana. Helga non può immaginare che quel luogo situato nel cuore della Vestfalia nasconda terribili atrocità, e non può fare ameno di intuire le tragedie che si consumano quotidianamente sulle madri ignare e sui bambini innocenti. La crudeltà del Reich metterà a dura prova la ragazza, gli orrori dell’abominevole progetto nazista della razza pura la faranno diventare vittima e complice dello sterminio. Fino a che punto Helga sarà pronta a rischiare la sua vita e quella delle persone a lei care, pur di sopravvivere?
Durante la presentazione del libro Arianna Mortelliti parlerà del premio dedicato al nonno, prima edizione PREMIO CAMILLERI.
Per omaggiare Andrea Camilleri e il suo poliedrico e prolifico percorso professionale, il “Premio Andrea Camilleri – Nuovi Narratori” è rivolto ad autori e autrici di racconti brevi, radiodrammi, favole per bambini e poesie. Le opere dovranno essere scritte in lingua italiana, inedite, mai pubblicate né in versione cartacea, né digitale, né sui social. Il Premio vuole promuovere non solo i giovani aspiranti scrittori ma anche gli over sessanta, proprio per omaggiare il successo sui generis e tardivo che ha contraddistinto la carriera di Andrea Camilleri, un unicum nel suo genere.