Dalla Riserva Naturale del Lago di Posta Fibreno riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Il 2023 è un anno importante per noi, l’anno della celebrazione del nostro quarantesimo anniversario. Sono passati 40 anni e sembra ieri da quel 29 gennaio 1983, giorno in cui con la Legge n. 10 la Regione Lazio istituiva la Riserva Naturale Lago di Posta Fibreno. E, come accade nella vita, momenti come questi spingono a fare un bilancio, a riflettere, partendo dai primi passi mossi fino a giungere a dove si è arrivati, alle cose realizzate e a quelle da fare. È nell’art. 3 della su citata legge che troviamo gli obiettivi che l’area protetta si poneva e che tutti assieme facciamo nostri : “La Riserva Naturale Lago di Posta Fibreno è destinata alla conservazione, alla valorizzazione e razionale utilizzazione dell’ambiente naturale, allo sviluppo economico delle comunità locali interessate…”. Da allora conservare e valorizzare il capitale naturale, culturale e sociale che i nostri avi hanno donato alla in particolare alla nostra piccola comunità postese e di cui hanno goduto e godono anche i visitatori è stato il principio cardine che ha guidato le azioni di questa area protetta.
In questi 40 anni la Riserva è cresciuta raggiungendo importanti obiettivi. Sono stati realizzati sentieri natura (Taurino, Catannovo, Dolina la Prece, Puzzillo, Lago Chiaro), creati un Museo Naturalistico Etnografico e un Lab.Ter. , ristrutturati e resi funzionanti il centenario Mulino ad Acqua e l’incubatoio ittico realizzato negli anni venti del novecento per la riproduzione artificiale della trota macrostigma. Si è collaborato fattivamente con Università ed Enti. Si è proposta e diffusa la cultura della salvaguardia dell’ambiente e della sostenibilità attraverso programmi di educazione ambientale rivolti alle scuole (GENS) e l’organizzazione di attività ed eventi destinati ai bambini, ai ragazzi, alle famiglie e agli anziani (birdwatching, osservazioni astronomiche, laboratori naturalistici, escursioni, rappresentazioni teatrali, concerti).
Il lavoro profuso di protezione, educazione, valorizzazione e promozione del territorio, nel tempo ha fatto conoscere e apprezzare in Italia e all’estero questo meraviglioso scrigno di biodiversità, reso unico da endemismi (carpione del Fibreno, apatania) e peculiarità (Isola galleggiante, Nàue, Crocifisso sommerso). L’afflusso crescente di un turismo sempre più consapevole e attento alla salvaguardia dell’ambiente ha di fatto favorito la nascita di numerose attività, contribuendo allo sviluppo economico del territorio. Non sono mancati naturalmente criticità e punti di debolezza, ma ora è il momento di guardare al futuro e alle nuove sfide da raccogliere che ci attendono e lavorare con tenacia e umiltà nella consapevolezza che lo sviluppo di un territorio non può prescindere dalla tutela della sua natura e della sua cultura perché come dice un antico proverbio amerindio “La Terra non è un’eredità ricevuta dai nostri padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli”.