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POSTA FIBRENO – RISERVA, MANUEL LECCE RESTITUISCE LA DELEGA

Gestione della riserva naturale del lago di Posta Fibreno: il delegato Manuel Lecce restituisce la delega al sindaco Pantano. Di seguito pubblichiamo una lettera che Lecce scrive ai cittadini di posta Fibreno .

“Care/i Postesi,

Poco fa ho riconsegnato nelle mani del Sindaco la delega alla Riserva Naturale, affidatami dopo le elezioni del 2019.

Dopo una lunga riflessione, mi sono convinto che questa fosse la cosa giusta da fare.

Vi ricorderete quando, durante e dopo la campagna elettorale, si parlava della Riserva Naturale, ho sempre pensato che questo Ente avesse bisogno di cambiare radicalmente il modo di espletare la sua funzione rispetto ai cittadini e al territorio del paese. Dovevamo farlo anche per restituire alla Riserva stessa una credibilità maggiore nei confronti dei cittadini, e credo di averlo fatto con azioni concrete, ad esempio con le tante attività che abbiamo organizzato per i bambini e per le famiglie, con la sostituzione di alcuni tratti di staccionata, con la risistemazione dei due pontili nell’area “Orto delle Mole”, il lavoro per cercare di portare a chiusura il Piano di Assetto della Riserva Naturale… basti pensare alle 25 iniziative che sono state organizzate la scorsa estate, tutte finanziate dalla Regione Lazio. Gli stessi soldi questa estate sono stati spesi per la realizzazione di un solo evento. Nel mio piccolo, ho messo impegno in quello che ho fatto, recandomi spesso negli uffici della Riserva per parlare con i dipendenti, che ringrazio per la loro disponibilità, per capire insieme come raggiungere determinati obiettivi, penserete che non c’è niente di speciale, e invece sono passati anni prima che un amministratore si facesse vivo. Detto questo, voglio dirvi anche che non sono immune agli errori, li commetto, come qualsiasi persona, diffidate da chi ne è immune!

Ma veniamo al merito della questione.

Come avrete avuto modo di sentire, sono l’unico a NON essere stato favorevole alla nomina del Direttore della Riserva Naturale, le motivazioni sono tante e proverò a spiegarle di seguito. Credo che i circa 115 mila euro l’anno che la Regione Lazio spende per pagare lo stipendio del Direttore potevano essere spesi in altro modo, ad esempio aumentando il contributo annuale per la gestione della Riserva, potevamo fare qualche lavoro in più, qualche in inziativa in più, qualche sfalcio dell’erba in più, sistemare qualche sentiero, o addirittura farne dei nuovi. Che senso ha stipendiare un Direttore di un Ente più di 100 mila euro l’anno, quando si trova a gestirne 70 mila? Spesso ci lamentiamo che l’Italia non funziona… si parte dalle piccole cose, si parte da qui!

La seconda motivazione è strettamente politica e giuridica, non c’era l’obbligatorietà di nominare il Direttore, in quanto spetta (qualora lo voglia) alla Giunta Comunale deliberare la terna dei nomi da proporre al Presidente della Regione, e non credete ad altre chiacchiere, c’è un decreto del Presidente della Repubblica che, sentito il Consiglio di Stato, accoglie un ricorso presentato dal Comune di Posta Fibreno nel lontano 2008 per l’annullamento del provvedimento di nomina di un Direttore della Riserva Naturale che la Regione aveva fatto senza che ci fosse la delibera di Giunta Comunale con la terna dei nomi. Quindi non si è trattato di obbligatorietà, ma di volontà politica. Detto questo, c’è ancora un’altra motivazione che segue, a mio avviso, ad un ragionamento logico: in altre scelte fatte, quando proponevo ad esempio di valutare le figure professionali (validissime) di Posta Fibreno per l’ufficio tecnico (dividendo l’ufficio tecnico in lavori pubblici ed edilizia privata), mi veniva risposto che era meglio valutare un tecnico non residente a Posta Fibreno poichè si potevano creare ribaltamenti di potere. Anche qui, credo che l’Amministrazione comunale debba saper dare il perimetro ai propri dipendenti e nello stesso tempo rispettare i diversi ruoli facendo stare ognuno al proprio posto nel rispetto di tutti, quindi il problema non si poneva, anche perché, al contrario del Direttore della Riserva che ha il potere di firma sugli atti, il tecnico non sarebbe stato dirigente, e quindi non avrebbe messo l’ultima firma sugli atti. Quindi tutto questo non si poteva fare per le ragioni che vi ho spiegato, e allora perchè il Direttore della Riserva, che firma i nulla osta, gestisce il bilancio della Riserva, gestisce i dipendenti, può essere di Posta Fibreno? Qui davvero faccio fatica a trovare una logica.

E guardate, non è una questione personale, è squisitamente POLITICA.

Vi spiego perchè non è una questione personale ma, ripeto, politica.

All’indomani della nomina del Direttore, ho dimostrato la mia volontà nel condividere gli obiettivi e gli atti inerenti alla Riserva Naturale, ho fatto molti tentativi, tra cui riunioni, per elaborare insieme al neo Direttore le cose che si dovevano fare. Chi mi conosce lo sa, sono magnanimo, credo che le cose e le persone possano migliorare se c’è una volontà alla base.

Gli indirizzi politici da me suggeriti, in quanto delegato, sono stati recepiti come “perdita di tempo” (così mi è stato risposto dal Direttore), mancando di rispetto istituzionale al sottoscritto. Ancor peggio: da tempo ormai sono costretto a dover apprendere dall’albo pretorio le determinazioni e le deliberazioni che riguardano la Riserva Naturale, un fatto gravissimo e poco rispettoso per chi, come me, si è speso in prima persona mettendoci sempre la faccia dinanzi ai cittadini, assumendo l’impegno di lavorare per il bene di Posta Fibreno e della Riserva Naturale. E mi dispiace che il Sindaco non dica molto, ma soprattutto non abbia fatto molto per risolvere questo problema che c’è da tempo. Vi porto un altro esempio, una delle ultime determine riguarda l’acquisto di un motore a 4 tempi per la barca (non quella grande) della Riserva Naturale: credo che si sia persa l’occasione per acquistare un motore elettrico (ad oggi se ne trovano di potenti in modo da garantire qualsiasi operazione di soccorso) e per dare un piccolo esempio. Sarebbe stato un gesto di maggior rispetto verso il lago e verso tutti i cittadini che, qualora vogliano andare in barca, non possono utilizzare il motore a scoppio, vietato per tutti (giustamente), tranne che per l’imbarcazione della Riserva Naturale. Voglio prendere pubblicamente le distanze da quanto accaduto.

Ritengo, quindi, di non essere più nelle condizioni amministrative e politiche favorevoli all’esercizio di questo importante ed oneroso ruolo, non condividendo il merito ed il metodo con il quale vengono prese le decisioni inerenti alla delega affidatami.

Il mio impegno per Posta Fibreno e per i postesi non finisce qui, anzi, è rinnovato e raddoppiato, ma questo paese ha bisogno di un dibattito, ha bisogno di parlare e di pensare a cosa vorrà essere da grande, e questo dibattito riguarda tutti, nessuno escluso”.