Si è tenuto sabato 26 settembre, a Posta Fibreno, il convegno sul tema “Obesità infantile una patologia del singolo, un problema sociale”, promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Sora e dall’Associazione Culturale “Proviamoci un po’” con la collaborazione di BIOSI’ di Gino Giannetti e dell’Istituto Professionale “Luigi Einaudi”-Indirizzo Alberghiero.
L’evento ha visto anche il patrocinio e la partecipazione di Federsanità Lazio, rappresentata dalla Vice Presidente Maria Paola D’Orazio, Assessore del Comune di Sora che esprime piena soddisfazione per la riuscita dall’evento: “Combattere l’obesità è fondamentale perché, fin dall’infanzia, un peso eccessivo espone il bambino al rischio di sviluppare condizioni quali l’ipertensione arteriosa, l’ipercolesterolemia e il diabete. Plaudo, quindi, agli organizzatori dell’interessante convegno che hanno rivolto anche ai genitori degli alunni della scuola primaria l’invito a partecipare. Sicuramente i pediatri e gli altri professionisti della salute giocano un ruolo essenziale nella battaglia contro l’obesità infantile ma è necessario che la sensibilizzazione al problema coinvolga soprattutto le famiglie. Il Piano di azione dell’Unione Europea contro l’obesità infantile 2014 – 2020, infatti, cita fedelmente queste parole: “I genitori sono responsabili della formazione dei bambini nelle loro scelte iniziali dei cibi e svolgono un ruolo influente nell’educazione alimentare e sulle abitudini relative all’attività fisica”. Allo stesso modo, però, è indispensabile promuovere un ambiente più sano nelle scuole.
Mi complimento, quindi, oggi con i dirigenti scolastici del Comune di Sora che hanno aderito a questa importante giornata di prevenzione. Mi auguro, infine, che il convegno sull’obesità infantile sia l’inizio di un nuovo percorso di formazione di nuove abitudini alimentari nel periodo infantile e mi farò portavoce sia in Federsanità nazionale che nel direttivo regionale di promuovere l’evento con gli organizzatori e i fautori di tale lodevole ed innovativa iniziativa anche in altri comuni delle province del Lazio che risulteranno sensibili a questa problematica sociale”.
