“Nell’ultimo consiglio comunale di Pontecorvo è stata accolta dalla maggioranza la mozione proposta dal gruppo Roscia sulla creazione e gestione di un Centro del riuso comunale. La mia posizione è stata di voto favorevole ma con riserva. Favorevole all’indirizzo di pensare in futuro alla realizzazione di un progetto che mira alla riduzione dei rifiuti cosi ambizioso per il nostro territorio ma con riserva per alcune motivazioni. Prima di tutto bisogna considerare i costi e valutare la fattibilità nell’immediato di tale iniziativa in una città dove ancora non si riesce a far partire in modo concreto la raccolta differenziata dopo 7 anni di amministrazione. Necessario inoltre capire come gestire l’eventuale rivendita o donazioni volontarie dei cittadini che intendono aderire per non incappare in problematiche amministrative ancora non ben definite”.
Lo fa sapere il consigliere comunale di minoranza Annalisa Paliotta (nella foto) che aggiunge: ” Allo stesso modo mi auguro che questa amministrazione vista la sensibilità mostrata nel recepire la mozione dei colleghi di minoranza voglia prendere in considerazione la mia interrogazione, lasciata agli atti ieri e che riprende la mozione “Pontecorvo Plastic free” presentata dal movimento Green Italia e sottoscritta dal movimento PoP, dal PD di Pontecorvo e dall’associazione Animafamily. Tale mozione contiene importanti proposte che possono avere risvolti di rilievo per lo stato ambientale di Pontecorvo tra cui l’introduzione nei luoghi pubblici di buone pratiche come l’utilizzo di posate biodegradabili, l’installazione e promozione di distributori dell’acqua pubblica, la riduzione dell’uso di prodotti usa e getta durante le manifestazioni patrocinate dall’ente, l’introduzione di bollino di qualità per le attività che adotteranno buone pratiche a favore dell’ambiente e impegna quindi gli amministratori a mettere in pratica azioni facilmente realizzabili con impatto positivo sull’ambiente e sulla città a costi contenuti”.
La Paliotta interviene anche sulla modifica del regolamento delle entrate comunali e spiega: “Il mio voto è stato di astensione e non a favore perché non ho ritenuto equa la decisione che non contempla, a mio parere, l’aiuto per quella fascia di cittadinanza che abbia importi tributari inferiori a 20.000 euro, ma se riferiti all’ISEE, potrebbero essere di gran lunga più pesanti per i cittadini interessati, data anche la difficoltà economica che si sta attraversando. L’amministrazione ha preso l’impegno di deliberare una nuova proposta che tenga in considerazione anche la fascia di importi medi ma fino a quando tale impegno non verrà rispettato non intendo esprimere la mia approvazione a una decisione che non appare assolutamente equa”.
