Un anno senza il Carabiniere forestale Rossano Caramadre, la comunità di Picinisco lo ha ricordato con una cerimonia semplice e toccante. Rossano prestava servizio proprio nella Caserma dei Carabinieri Forestali e l’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Marco Scappaticci, raccogliendo il desiderio dei cittadini, ha voluto ricordarlo così, con una santa messa proiettata verso il futuro.
Infatti, nel paese montano è stato messo a dimora un albero che vuole rappresentare la presenza, una sorta di rinascita del Carabiniere Rossano Caramadre che ha lasciato un buon ricordo all’intera comunità. Un paese che Rossano amava, e dove, nonostante la tragedia, hanno deciso di continuare a vivere la moglie Luciana e i figli Alessandro e Vincenzo.
“Questa cerimonia, organizzata in collaborazione con la Pro Loco – spiega il sindaco Marco Scappaticci – vuole essere un doveroso omaggio per ricordare e onorare la memoria di una persona a noi tutti molto cara, che ha lasciato un vuoto incolmabile. Un albero dal significato profondo per esprimergli la nostra riconoscenza e gratitudine, oltre alla stima e all’affetto. Rossano era una persona amata da tutti, ligio al dovere. Infatti svolgeva il suo lavoro di Carabiniere Forestale con passione e professionalità, collaborando spesso in varie iniziative di carattere sociale e religioso insieme a Don Edmer Eronga. Attraverso questo albero rimarrai per sempre nel grande cuore di Picinisco”.
Caty Paglia