Nell’era del web e dei social network, anche la politica ha cambiato il proprio ritmo, velocizzando il botta e risposta tra i suoi protagonisti. Succede ad ogni livello e Sora non fa eccezione.
Così, capita che i sei consiglieri di opposizione presentino una interrogazione scritta (per avere conti e fatture delle spese dell’Estate Sorana dello scorso anno), indirizzandola al Sindaco e all’assessore al ramo, Andrea Petricca; succede che quest’ultimo ne venga a conoscenza grazie al web, prima che per vie formali; e da qui, parte uno scambio cortese, tra post e telefonate, per dire che vi è massima disponibilità a fare chiarezza.
Tutto bello e, soprattutto, veloce, a scanso di timbri, date, procedure lente e farraginose.
Peccato che le vie formali seguano un altro percorso. Tuttavia, guai a credere che la forma sia inerente solo all’esteriorità. No, la forma è sostanza e lo è soprattutto quando, nel rispetto di ruoli e metodi, la forma esprime un contenuto, di cui ci si assume istituzionalmente la responsabilità.
Il concetto è stato ben espresso dal consigliere comunale Roberto De Donatis, firmatario della interrogazione in oggetto insieme agli altri cinque consiglieri di opposizione: Fausto Baratta, Enzo Petricca, Massimo Ascione, Serafino Pontone Gravaldi e Antonio Farina. Sul suo profilo Fb, De Donatis ha scritto:
“Confermo la disponibilità dell’Assessore Petricca alla visione dei documenti in possesso degli uffici di competenza, ne apprezzo lo spirito, ma ribadisco che le interrogazioni hanno un aspetto formale che richiede il rispetto di quanto previsto dai regolamenti. ‘Verba volant, scripta manent’, pertanto nel rispetto dei ruoli istituzionali e al fine di ottenere quella trasparenza amministrativa che permette una corretta valutazione dell’operato di chi amministra, attendiamo la risposta scritta alla nostra interrogazione nei tempi prescritti dal Regolamento del Consiglio Comunale”.
Ecco, non so se ci siamo capiti!