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“ORA GILBERTA E’ TRA GLI ANGELI”

“Amore della mamma, perdonami se non sono riuscita ad aiutarti!”. L’urlo della signora Elia, straziata dal dolore, è risuonato nel silenzio di Santa Restituta e nel cuore delle migliaia di persone che, attonite, hanno partecipato ai funerali di Gilberta Palleschi. Troppo piccola, la chiesa, per accogliere coloro che hanno voluto rendere omaggio alla professoressa barbaramente uccisa lo scorso Primo Novembre: per consentire a tutti di partecipare alla cerimonia è stato necessario installare degli impianti audio nella piazza.

Il rito funebre è stato officiato dal Vescovo della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, Mons. Gerardo Antonazzo. Numerose le autorità presenti, giunte per stringersi intorno alla famiglia Palleschi: il Prefetto Emilia Zarrilli, il presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo, il senatore Francesco Scalia, rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, il sindaco di Sora Ernesto Tersigni e numerosi primi cittadini del comprensorio.

Ai due lati della bara della povera Gilberta, la mamma Elia, il fratello Roberto, la cognata Giuliana, i nipoti Alessia e Luca: nonostante il loro immenso dolore sono rimasti composti fino alla fine, salutando e ringraziando con gentilezza il lungo e triste fiume della gente che si accostava per porgere le condoglianze.

“Questo è il momento del dolore – ha detto nella sua omelia il Vescovo, visibilmente commosso ma è anche l’ora del silenzio e l’ora della preghiera, unica via di salvezza per tutti noi. La certezza della Giustizia di Dio e della giustizia dell’uomo deve abbattere ogni frontiera dell’odio, che a nulla servirebbe se non a fare del male ulteriore a Gilberta. Tuttavia, questa è anche l’ora della denuncia contro una società che genera queste follie. La responsabilità è di tutti. Che tipo di società stiamo costruendo? Di chi è figlia tanta violenza? Quali stili di vita generano perversioni così dirompenti? In che direzione sta cambiando la nostra città di Sora? Bisogna ripopolare di figure valide, credibili e prestigiose le trincee della responsabilità familiare, civile, istituzionale e religiosa. Gilberta ora riposa nella pace.”

Durante la messa, è stato possibile ascoltare i suggestivi canti della ‘Corale giovani Santa Restituta’, diretta da Gianluigi Serapiglia, composta da 16 elementi e con alla chitarra Stefano Colucci e Maria Teresa Mattiucci.

Al termine della funzione, il lungo e commosso applauso di una piazza in lacrime che, sulle struggenti note di ‘Angel’, sembrava non voler permettere alla bara di incamminarsi verso il suo ultimo viaggio fino al cimitero di Fontechiari, dove riposa anche il padre di Gilberta. Si chiude così uno dei capitoli più tristi della città di Sora, che tuttavia ha saputo stringersi con amore ed unità ad una famiglia nel suo cammino di dolore. Nel cuore di tutti, lo sgomento e la commozione, ma anche un’ondata di infinito affetto nel vedere le braccia della signora Elia salutare ed allargarsi, come a voler stringere tutta Sora nel suo amorevole abbraccio di mamma.  

Davide Baldassarra

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