Prosegue nelle aule giudiziarie l’ “Operazione Intoccabili”, l’ indagine della Squadra Mobile della Questura di Frosinone e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frosinone, iniziata nel luglio 2012, dopo che i militari del NORM avevano arrestato in flagranza di reato un’insospettabile signora di 65 anni, di Frosinone, in possesso di oltre 350 gr di cocaina.
La donna era stata ingaggiata dall’associazione come custode della droga, destinata ad una delle tante basi di spaccio del sodalizio.
Da successive indagini, gli inquirenti avevano scoperto una vasta e capillare organizzazione criminale, operante su Frosinone, con consolidati canali di approvvigionamento e depositi di droga, laboratori per il confezionamento delle dosi, armi con munizionamento pronte all’uso e, soprattutto, la costituzione di ben 7 reti di spaccio, ognuna delle quali rispondeva ad “esigenze di mercato” diverse, in modo da poter soddisfare il maggior numero di assuntori e massimizzare i guadagni, che raggiungevano cifre dell’ordine di decine di migliaia di euro al giorno.
La prima base di spaccio era stata individuata a Frosinone, all’interno di una palazzina di corso Francia, strutturata secondo il modello Scampia: un vero e proprio supermercato della droga, aperto 24h al giorno, ove chiunque poteva andare per acquistare liberamente cocaina, hashish e marijuana.
Il punto vendita era protetto da “vedette”, che coprivano i vari turni del giorno ed erano dislocate in punti strategici per dare l’allarme in caso di arrivo delle forze dell’ordine.
Le indagini – luglio del 2012 / febbraio del 2015- avevano portato a molteplici i risultati investigativi, con 58 arresti di cui 44 in flagranza di reato ed il sequestro di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, oltre che di 2 pistole e 135 proiettili, denaro, beni mobili e immobili per 640.000 €.
Nel luglio 2016, infine, un blitz di Polizia e Carabinieri, con impiegati oltre 300 uomini, aveva smantellato definitivamente l’intera organizzazione criminale, con 36 O.C.C. (29 in carcere e 7 ai domiciliari).
Nella mattinata di ieri, il Giudice del Tribunale di Roma Maurizio Caivano ha pronunciato 9 sentenze di condanna per coloro che avevano richiesto il rito abbreviato.
Al capo dell’organizzazione è stata inflitta una condanna di 18 anni, nei confronti di altre quindici persone sono state inflitte pene per un totale di oltre 140 anni.
Inoltre è stata disposta la confisca di beni immobili e conti correnti.
Nel mese di maggio inizierà il processo per coloro che hanno chiesto il rito ordinario.