Da Maria Lucia Belli, Dirigente Nazionale Fare Verde – ETS-ODV – riceviamo e pubblichaimo la seguente nota:
Per conoscere l’anima di un essere umano si deve tenere conto di come questo tratti gli animali ed è sicuramente la verità, se infatti vediamo quello che sta accadendo a Monte San Giovanni Campano possiamo di certo farci un’idea di come sia l’anima di colui che ha deciso di uccidere i piccoli felini presenti nel centro storico, avvelenati molto probabilmente con bocconi killer, la definirei una morte annunciata.
Ebbene sì, nei dintorni della piazza principale, dove tra l’altro è presente un asilo, (piazza Guglielmo Marconi) sono stati rinvenuti bocconi killer, bocconi causa forse della morte dolorosa di un gatto di pochi mesi di vita, un altro è stato salvato prontamente, altri abitudinari sono scomparsi e non sono più tornati a casa, e questo solamente negli ultimi mesi.
Si ricorda che i gatti sono animali liberi, nei centri storici di tutti i comuni sono stati sempre presenti come presenti sono state quelle persone che poco digeriscono la presenza di un animale, persone che sono pronte a scagliarsi su piccoli esseri indifesi. In tutto questo non ci sono mai stati i presupposti per una civile convenienza perché a chi dare la colpa era ormai scontato.
Si ricorda inoltre che secondo l’articolo 5, comma 1, Legge Regionale n. 47/2013 stabilisce che i Comuni sono responsabili di tutti i cani e gatti vaganti senza proprietario presenti o, comunque, rinvenuti nel territorio di propria competenza e che ci sono volontari che registrano regolare colonia felina per tutela degli stessi e per protezione e controllo nascite, subendo l’attacco ingiustificato da molti.
Le persone che quotidianamente e gratuitamente si prodigano occupandosi di questi animali andrebbero ringraziate per il lavoro che fanno e non attaccate continuamente, andrebbero cautelate e aiutate nella loro attività. Solo quando si lavora insieme è possibile poi evitare conseguenze del genere.
La mano omicida, se non verranno presi provvedimenti, continuerà ad agire indisturbata, gli altri gatti liberi e quindi randagi o facenti parte di colonie feline continueranno ad essere avvelenati senza che nessuno alzi una mano, per non parlare del pericolo a cui possono essere esposti cani e gatti di proprietà.
Vanno presi dei seri provvedimenti verso chi ha commesso questo gesto, va individuato il responsabile va fermato e va soprattutto sensibilizzata quella parte di popolazione poco incline ad aiutare gli animali, vanno cautelati tutti i vari, definiamoli, gattari dando loro delle regole, affinché ci sia un equilibrio comportamentale e compatibile per tutti. Solo così potrà essere fatta giustizia per la morte del povero gattino e dei tanti morti tra atroci sofferenze, solo così potranno essere evitate altre azioni meschine.
Siamo sicuri di un intervento autorevole e tempestivo del nostro primo cittadino, della sua già riconosciuta sensibilità a tutte le tematiche dei cittadini e in particolare a questo episodio. (foto web)