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MOVIMENTO CI SIAMO: ‘TAGLI ALL’OSPEDALE, MA NON PER TUTTI…’

Dal Movimento Ci Siamo riceviamo e pubblichiamo:

Cosa c’entra la politica con l’Ospedale di Sora? Ma la domanda più giusta è cosa c’entrano i politicanti con la Sanità?

Sanità e politica è un connubio che oggi non si può scindere, soprattutto quando i politici sono coinvolti in prima persona e usufruiscono di un benessere che dagli anni delle vacche grasse hanno contribuito a far lievitare fino ai nostri giorni in cui le vacche sono parecchio deperite.

E’ ovvio che parliamo di soldi che non ce ne sono più, è ovvio che indubbiamente è il principale motivo per cui gli Ospedali vengono ridimensionati, ne subiscono quotidianamente tagli di ogni genere, e alla fine in casi estremi anche chiusi, quando l’ingegno di chi fa i conti con le bilance economiche  non trova alternative.

Quello che fa la politica oggi è come al solito dare un colpo al cerchio e uno alla botte per accontentare tutti o meglio i cittadini che sono anche elettori e senza di quelli non si sta a capo di niente, finendo così a non risolvere mai definitivamente il problema, perché se non si affronta alla radice, quella ingrassata negli anni addietro, oggi il problema ce l’ha Sora, domani Cassino, dopodomani Frosinone e via dicendo a seconda del politico locale ben-disposto.

Ma non perdiamo di vista il problema dei soldi che non ci sono più, perché negli Ospedali a forza di tagliare sui reparti riducendoli all’osso siamo passati ai beni di prima necessità che per chi come gli infermieri che vivono la quotidianità di armadietti non completi sanno di dover far i conti anche con l’ improvvisazione.

Ma a rimetterci sono anche e soprattutto i pazienti che lamentano  sempre più disservizi e lacune organizzative, quando non sono costretti a girare oltre regione in cerca di soluzione per i propri problemi di salute.

Ci si chiede se è un sistema che sta collassando, ma più che altro se è tutto il sistema ad essere in maniera omogenea ad essere investito di tagli. E qui troviamo qualcosa che si intoppa, dove la politica né ne parla e ne ci mette le mani perché nessuno è stato mai capace di tagliarsi le mani a parte Muzio Scevola, ma per altre ragioni…

Che la Asl di Frosinone sia un’azienda in passivo non ci piove, lo sanno tutti e tutti capaci di dare colpe al responsabile di turno, persino quando si parla di tagli all’Ospedale e 27 Sindaci un mercoledi di giugno fanno finta di volere un accordo ma poi si riducono a prendersela con un Presidente della Regione che certo avrà le sue responsabilità ma è lì solo da un anno e malgrado l’ironia di un Presidente del Consiglio sorano come Iula che lo apostrofa come “un latitante”  dinanzi alla sala e vari inutili soggetti che chiedono  a tutti i presenti di andarlo a cacciare via, Zingaretti non è stipendiato dalla Asl di Frosinone e non grava sul debito accumulato dall’azienda sanitaria.

La cosa strana è che invece ben 5 dei Sindaci presenti (Sora, Tersigni=87.689,59 euro – Casalattico, Benedetti=55.603,31 – Fontana Liri, Pistilli=80.432,53 – Rocca D’Arce, Pantanella=69.393,92 – San Biagio Saracinisco, Iaconelli=71.645,09)  nella riunione sono dirigenti Asl di 1 livello ( senza contare chi ha un’intera clinica convenzionata)  e gravano sul bilancio economico per ben 364.764,44 euro di emolumenti percepiti nel 2012, senza temere il posto di lavoro in caso di chiusura ospedaliera  mentre di fronte a loro vi era la massa “operaia” fatta da chi fa i conti tra i 1.000 e 1.500 euro al mese e grava economicamente  in modo molto inferiore sul bilancio Asl.

In definitiva ciò che si vuole mettere in risalto è che se dobbiamo soffrire perché quasi tutto viene tagliato forse oggi nelle condizioni in cui stiamo qualcuno dovrebbe rivedere certi parametri remunerativi  che crescono di anno in anno ma solo per il quadro dirigenziale, tenendo conto che il rapporto è di un dirigente ogni 4 tra tecnici e infermieri ci accorgiamo che il passivo è veramente notevole, e ci sono sempre dirigenti più in alto che incidono in maniera catastrofica per un sanità che deve trovare un modo più equo per ricompensare i propri addetti ai lavori.

E’ questo un discorso che fa male, soprattutto alla tasca, ma se solo un sindaco alla riunione avesse fatto presente questo problema  avremmo capito la serietà  di quelle persone, i loro buoni intenti, il farsi carico di un momento brutto per tutti, ma la pancia piena fa solo pensare ad una buona dieta, magari ad uno sciopero della fame…