Lello e Dora, adesso, si interrogano sul futuro politico dei fratelli Tersigni. I due personaggi-simbolo della critica politica locale – operata dal Movimento Ci Siamo – seduti sul solito divanetto rosa di casa, questa volta, interpretano i dubbi di chi si chiede quali saranno le prossime mosse – sempre che ce ne siano – del Sindaco Ernesto e di suo fratello e consigliere, Valter. “Lello, hai sentito che i Tersigni forse cambiano sponda?” – chiede lei; e lui: “Niente pettina bene come il vento”.
La domanda fotografa una situazione in cui è sempre apertissimo lo strappo avvenuto in seno alla maggioranza ad opera del Presidente del Consiglio comunale, Giacomo Iula, il quale – lo ricordiamo – in occasione della votazione del Bilancio, si è astenuto, prendendo le distanze dai compagni di cordata. Questa lacerazione è stata il culmine della frattura registratasi in occasione delle ultime elezioni regionali, con Iula che ha sponsorizzato il consigliere regionale uscente e poi rieletto Mario Abbruzzese e il resto della maggioranza che ha sostenuto la candidatura di Valter Tersigni, rimasto fuori dalla Pisana.
Che la rottura ci sia stata e sia tuttora in corso è stato testimoniato anche dall’appuntamento che il Pdl si è dato l’altro giorno a Frosinone, alla presenza anche di esponenti romani. Ebbene (come evidenziato in altro articolo di Soraweb), in quella importantissima sede, dei fratelli Tersigni nessuna traccia!
E allora, cosa bolle in pentola? Come farà l’attuale maggioranza a reggersi su numeri sempre più risicati? Forse ci sono clamorosi passaggi di casacca all’orizzonte? E’ quello che insinuano Dora e Lello. Nello specifico, l’ipotesi fumettistica prende in considerazione un approdo al Pd, con possibili contatti con Zingaretti. “Si parla di un Pd pronto a ricevere” – argomenta Dora e Lello: “Il Pd sta lavorando duro per preparare il suo prossimo errore”. Ed ancora Dora: “Ma come può far capire questo ai propri elettori il Pd di Sora?”. E l’uomo di casa risponde: “Al Pd si dovrebbero chiedere se interessa non essere capito o interessa essere, capito?” Un sottile gioco di parole per prefigurare l’evidente imbarazzo che l’ipotetico passaggio di sponda potrebbe provocare, specie tra chi dovrebbe accogliere i nuovi ospiti.
Pura fantasia? Fumettistica locale? O c’è qualcosa di più? Staremo a vedere!
Pubblicato il: 15 luglio 2013 @ 00:09