Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Movimento 5 Stelle a firma del Consigliere Regionale Loreto Marcelli:
Questo mese è iniziata la campagna di prevenzione del cancro alla mammella denominata “Ottobre Rosa”, rivolta in particolare per le donne dai 45 ai 49 anni. L’A.S.L. di Frosinone – guidata dal Commissario Macchitella – sembra andare in controtendenza a quanto fatto in passato. Infatti, risulta che sia sta messa a disposizione una sola struttura in tutta la provincia anziché tutte quelle disponibili, di fatto, si limita soltanto a poche donne la possibilità di sottoporsi a tale prestazione diagnostica.
Sembra che, a differenza dello scorso anno ove vi era la possibilità di rivolgersi a tutti i presidi ospedalieri provinciali, quest’anno i servizi legati all’iniziativa saranno erogati solamente ad Alatri presso il presidio ospedaliero unificato Frosinone-Alatri-Anagni.
La dimostrazione di tutto ciò può essere rinvenuta nella completa assenza delle liste di prenotazione presso l’Ospedale di Sora, ove lo scorso anno – invece – venne effettuato il maggior numero di esami mammografici coprendo la campagna di prevenzione non solo per il mese di Ottobre, ma arrivando a coprire anche per il mese di Novembre. Grazie all’impegno del personale ospedaliero, presso il “Ss. Trinità” è stato registrato un importante risultato, basti pensare che nelle cinque sedute settimanali venivano effettuate 12-15 mammografie ogni volta.
Ad oggi telefonando al numero verde 800 003422 le donne dai 45-49 anni di età potranno prenotare eseguire l’esame mammografico, ma per eseguirlo potranno recarsi soltanto all’Ospedale di Alatri. Ovviamente quest’unica struttura non potrà soddisfare tutte le richieste provenienti dall’intera provincia, quindi soltanto le poche signore che avranno prenotato tempestivamente potranno beneficiare di questa campagna di prevenzione. Eppure l’ospedale di Sora, oltre ad essere sede del Polo Oncologico Provinciale, ha in dotazione un mammografo digitale con Tomosintesi di ultima di generazione.
In un vecchio slogan pubblicitario si diceva “Prevenire è meglio che curare”. Allora dovremmo domandarci chi è il responsabile della drastica ed incomprensibile riduzione dell’iniziativa “Ottobre Rosa”?
Forse tali disposizioni sono state impartite dal Commissario Straordinario dell’A.S.L.?
Oppure, dovrebbe trattarsi di una scelta del Responsabile del Servizio di Radiologia che, da quanto risulta, al posto di aprire la disponibilità per le sedute mammografiche di nei mesi di agosto e settembre, ha aderito al discutibile (sia consentito usare questo termine) progetto per l’abbattimento delle liste di attesa a danno di quello della campagna di prevenzione del cancro al seno.
Al di là delle motivazioni che hanno portato a ridurre drasticamente e fortemente la campagna di prevenzione, si resta indignati e soprattutto preoccupati per tutte quelle donne del nostro Territorio per le possibili eventuali conseguenze dovute alla mancata opportunità a sottoporsi alle prestazioni di prevenzione per il cancro al seno.