Trentuno anni lui, ventiquattro lei, entrambi di origine rumena, una relazione dalla quale nasce un bimbo che ora ha tre anni e che sembra destinata a durare, ma, ad un certo punto, qualcosa si rompe.
Iniziano le liti. Volano parole grosse ed anche qualche schiaffo. Lei non ci sta più, lo lascia e torna a casa della madre a Cassino. L’uomo, invece, non si rassegna e ieri sera si presenta sotto l’abitazione della donna, ma lei non c’è. A questo punto scatta la rabbia del giovane che insulta violentemente la madre e comincia a lanciare pietre verso l’appartamento. La signora è terrorizzata e chiama la Polizia. Pochi minuti e la Volante della Commissariato di Cassino arriva sul posto, ma l’uomo si è già allontanato.
Nel frattempo l’ex convivente, chiamata dalla mamma, ha fatto rientro a casa e racconta agli agenti tutta la sua storia. Mentre la giovane parla con i poliziotti squilla il telefono: è lui e sta tornando. Gli agenti si defilano ed aspettano l’arrivo dell’uomo: lo individuano e lo bloccano trovandogli addosso, in posizione tale da essere prontamente usate, un pugnale lungo 31 cm, con una lama tagliente ed acuminata lunga 20 cm, ed una mazza di legno lunga 85 cm. Dovrà ora rispondere davanti al giudice di porto abusivo di armi o strumenti atti ad offendere.