Siamo a conclusione del primo mese del festival Memorie Urbane, con Millo che chiude nei prossimi giorni una parete di quasi 30 mt a Fondi. Il bilancio positivo degli interventi e dei media, la testimonianza degli artisti, lo conferma uno dei festival più importanti d’Europa e unico come coinvolgimento territoriale.
La manifestazione ha visto il primo passo in Ciociaria grazie all’intervento di Ernest Zacharevic, il quale, dopo aver decorato Gaeta, raggiunge Arce, in provincia di Frosinone. L’artista ventisettenne lituano che, dopo gli studi a Londra, ora vive in Malesia, dove ha avuto modo di affermarsi fortemente suscitando interesse da tutto il mondo, approda con la sua prima grande opera in Italia usando i colori sulle alte pareti di una cabina elettrica in disuso, situata immediatamente al di sotto della piazza principale del paese.
L’opera raffigura 3 bambini dai tratti orientali intenti in diverse azioni, che vanno ad interagire attivamente con l’ambiente circostante e con la struttura stessa che gli fa da tela. “Vedo le mie opere come un’esperienza piuttosto che come un oggetto e la mia ispirazione viene dalla costante osservazione della vita di tutti i giorni”.(E.Z. Graffiti prints). Il tema ricorrente nei suoi ultimi lavori è quello del gioco dei bambini in tutta la sua innocenza come spunto di riflessione per l’ampio pubblico di quest’arte.
La risposta degli abitanti del posto è stata sempre positiva e a tratti pittoresca, facendo vivere quello che è il più alto esempio dell’essenza di questa arte, che vive, appunto, di quei momenti in cui l’opera prende forma insieme con il territorio che la ospita e le persone che la abitano.
Sarebbe riduttivo poi sorvolare sulla grande umiltà del giovane astro nascente della street art mondiale, che ha avuto modo di apprezzare cibi e usanze locali in maniera sempre sorridente ed è stato aperto al dialogo con la piccola folla di curiosi radunatasi di giorno in giorno sotto i lavori in corso. Ora la crew di Memorie Urbane si sposta a Fondi per un appuntamento davvero speciale con due “giganti” della street art a confronto in strada e in galleria. Due strade nell’esplorazione della sfera urbana, si incontrano e si scontrano all’interno di un luogo chiuso: Etnik e Millo, il colore e il bianco e nero per eccellenza, andranno ad animare le pareti dello spazio espositivo, che prenderà vita con soluzioni inedite e tutte da scoprire.
Inaugurazione il 25 aprile nello spazio di Basement Project Room, prezioso partner di questa edizione del festival, per una riflessione artistica che parte dalla strada e va ad arricchire lo spazio interno, andando a costruire una sorta di cabinet meditativo che sarà possibile visitare nel periodo del festival, dal 26 aprile al 2 giugno 2014. Per l’edizione in corso, Memorie Urbane aggiunge infatti ai suoi extra una mostra in uno dei più attivi spazi espositivi del Basso Lazio: Basement Project Room, noto per accogliere le tendenze più innovative dell’arte contemporanea, aprendo la città di Fondi agli scenari artistici più interessanti.
Inoltre, ad aprire le danze di maggio ci sarà la prima personale di Aloha Oh a Latina, negli spazi di Aus+gallerie, galleria d’arte contemporanea.