Il tema dello spostamento della sede della Polizia Municipale di Sora inizia a smuovere interessamenti ‘comunali’. Ad intervenire, infatti, è il consigliere di minoranza Massimo Ascione che, rivolgendosi direttamente al sindaco Tersigni, chiede spiegazioni in merito al possibile cambio del quartier generale. Qui di seguito riportiamo il comunicato integrale che lo stesso Ascione ha inviato ai mezzi di informazione locale.
“Le voci che, in questi giorni, parlano di un possibile spostamento della sede della Polizia Municipale dai locali della stazione ferroviaria in uno stabile privato di Piazza Cesare Baronio, non possono passare inosservate. Il rischio che si corre, e questo i cittadini hanno il diritto di saperlo, è quello di gravare il comune di ulteriori (e soprattutto non necessari) esborsi economici.
Cosa c’è dietro questa presunta decisione? Quali sono le motivazioni che avrebbero spinto il sindaco di Sora ad agire in questo senso? A quanto pare, tutto sarebbe partito dallo sfratto inviato dalle Ferrovie dello Stato dopo la mancata messa in atto di opere di manutenzione dei locali, così come prevedeva il contratto di comodato. Ad ogni modo, sarebbe bene che Ernesto Tersigni ne spieghi pubblicamente le ragioni, anche perché è noto che, attualmente, la sistemazione dei vigili urbani non comporta la corresponsione di un fitto e quindi, da un punto di vista strettamente economico, appare vantaggiosa. Inoltre, la sede di oggi è distante solo poche centinaia di metri dal centro cittadino. In tal senso, il trasloco in Piazza Cesare Baronio, con tutte le difficoltà di viabilità che già persistono e che, presumibilmente, verrebbero ampliate, non apporterebbe alcun vantaggio significativo. Tutt’altro: si dovrebbe, di punto in bianco, iniziare a pagare il fitto mensile al proprietario dell’immobile. In tempi cosiddetti di ‘vacche magre’, è fin troppo chiaro come l’opportunità di questo cambiamento sia fortemente in dubbio.
Evidentemente, esaminata l’assenza di motivi logistici e di convenienza economica, quella di spostare la sede della Polizia Municipale sarebbe da prendere in esame come una scelta di preciso indirizzo politico? In considerazione di ciò, il sindaco Tersigni dovrebbe sentire il dovere di spiegare anzitutto se queste voci corrispondano alla realtà. In caso di risposta affermativa, c’è da sapere quale sarebbe la ratio di una decisione che comporterebbe una nuova spesa per le casse comunali (e quindi per i cittadini) che fino ad ora si è riusciti ad evitare. Non è forse possibile, nel caso in cui davvero si abbandonasse l’attuale sede, individuare locali già di proprietà del Comune? Tanto per fare un esempio, considerato (purtroppo) l’ormai imminente taglio del nostro tribunale, si potrebbe pensare a questi locali, centrali e ben collegati, per insediare la nuova sede della Polizia Municipale.
In questa faccenda, come in altre, i cittadini hanno il diritto di sapere come stanno le cose. Meriterebbero risposte chiare e semplici e per questo, anche attraverso i consueti canali di comunicazione tra consiglieri e amministrazione, tali interrogativi non potranno essere elusi”.