dI Gianpiero Pizzuti
Mario Palmigiani sarebbe stato visto alle 19 di domenica scorsa sotto il palazzo Lattavo, in via Roma. Lo ha dichiarato un testimone ieri sera alla caserma dei carabinieri di Isola del Liri. Ricostruite, così, altre 5 ore di buio della sparizione del pensionato isolano, ma al momento non c’è traccia di Mario Palmigiani, scomparso da Isola del Liri da domenica mattina.
Ieri sono arrivati i sommozzatori dei Vigili del Fuoco coadiuvati dall’alto dall’elicottero, insieme ad unità cinofile sopraggiunte da Roma, che hanno battuto palmo a palmo le sponde del Liri, lì dove è stato possibile accedere. Le difficoltà maggiori proprio nella perlustrazione a terra, anfratti, canne, erbacce, impraticabile sia la sponda destra, che la sinistra del Liri, un disastro completo lo stato in cui versa il percorso del fiume. I cani, per quello che hanno fiutato non hanno trovato nulla, quei pochi metri percorsi sugli argini, all’interno dell’ex opificio Costantini in via Roma, all’interno della caserma dei carabinieri in costruzione in via Chiastra. Mario non c’è, non ci sono indizi utili per partire o avanzare delle ipotesi. L’unica certa che è scomparso in una calda domenica di fine giugno. Uscito di casa lasciando sul tavolo tutti i suoi averi, portafoglio, bancomat e 25 euro in contanti. Non aveva neanche un centesimo in tasca, per questo gli inquirenti non pensano ad un allontanamento dalla città, il che farebbe pensare a qualcosa di più tragico, anche se non vi sono certezze. Suo figlio vive a Roma, ma non è andato da lui, visto che il ragazzo saputa la notizia si è precipitato ad Isola Liri.
I carabinieri hanno battuto la pista del fiume perché alcuni testimoni hanno confermato di averlo visto alle 9.20 in via Po ed alle 9.50 in contrada Pirandello, strade comunque che costeggiano le acque del Liri. E proprio questo ha indirizzato gli inquirenti a battere la pista del fiume, di cercalo lì, perché nei punti in cui è stato visto è facile finire in acqua, specialmente dal ponte di Pirandello. Una strada da percorrere, anche se le ricerche sono a 360 gradi, potrebbe essere nei boschi, in un’altra città, ma al momento si brancola nel buio più totale, Mario non ha lasciato nulla di scritto, nulla che potesse far pensare ad un suo punto di non ritorno.
La squadra di sommozzatori ha lavorato per tutto il pomeriggio, poi verso le 19 ricerche sospese. Carabinieri e Protezione civile di Isola del Liri hanno battuto anche il percorso del Parco Fluviale, che dal centro di Isola del Liri attraversa la collina di San Sebastiano per sbucare in via Barca San Domenico a confine con Sora. Hanno cercato tra gli alberi, controllato le sponde del fiume, niente di niente. Nessuna telefonata alla famiglia che vive con ansia queste ore e che avrebbe intenzione di diffondere la notizia a “Chi l’ha visto”.
Tutta la città, comunque, segue le vicende di questa strana storia, di un uomo mite e mai fuori dalle righe. I vigili del Fuoco hanno allestito la loro base operativa in via Chiastra, anche oggi torneranno a battere le sponde e le acque del Liri.