Nuovo triennio per la storica dell’arte. Con lei una crescita di qualità
Loredana Rea è stata eletta per il secondo mandato alla guida dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone. La sua era la sola candidatura, ma nonostante la certezza del risultato si sono recati alle urne 31 professori su 34 aventi diritto. In tre erano assenti per impegni accademici esterni all’Accademia. Il risultato è stato di trenta voti in suo favore, con una scheda bianca.
Sotto la sua guida si è arrivati a tredici corsi e settecentocinquanta studenti (per la precisione 748), di cui trecento provenienti da Paesi stranieri. In particolare da Cina, Iran, Vietnam, Russia, Moldavia, Ucraina, Romania, Turchia e Spagna. A Frosinone si studia quindi Arte sacra contemporanea, Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico, Decorazione, Fashion Design, Grafica d’Arte, Grafica d’arte per l’illustrazione, Graphic Design, Linguaggi dell’Audiovisivo, Media Art, Pittura, Pittura – Arte pubblica, Scenografia e Scultura.
Si tratta di corsi triennali e biennali di specialistica, tranne Arte Sacra e Linguaggi dell’Audiovisivo, presenti solo con il triennio perché di recentissima apertura, proprio ad integrazione di un’offerta già completa. Corsi seguiti nelle due sedi di Frosinone, a Palazzo Tiravanti e in quella di largo Sant’Antonio, ma anche nella sede di Ferentino, dove sono particolarmente attivi i laboratori di Oreficeria e Tecnica delle ceramiche.
«Il futuro è nel segno della creatività», ha più volte sottolineato la professoressa Rea, che comincerà questo nuovo triennio di lavoro nel segno della continuità e tenendo bene a mente il rafforzamento del ruolo dell’Accademia sul territorio ma anche il consolidamento dell’apertura internazionale. «Con la determinazione di continuare a crescere nella consapevolezza di rappresentare un punto di riferimento imprescindibile, come luogo di formazione artistica e produzione culturale, in cui il futuro dei più giovani conquista la propria consapevolezza».
Loredana Rea ne è convinta: «Partendo dai risultati conseguiti, è fondamentale avviare nuove strategie, con investimenti su progetti di ricerca approntati collegialmente per rendere più funzionali le linee di indirizzo e di coordinamento, che dalla didattica arrivino a rafforzare le relazioni con l’esterno». Come pure è necessario «consolidare i rapporti già istituzionalizzati e attivare nuovi protocolli di intesa con fondazioni, organismi museali, università italiane e straniere, ambasciate e istituti di cultura all’estero continuerà a permettere incontri, confronti, scambi e opportunità di sviluppo culturale, in cui ognuno potrà definire i termini del proprio impegno».
L’idea è inoltre quella di attivare master di primo e secondo livello, progettati per intercettare la sempre più crescente richiesta di specializzazione nei territori dell’alta formazione artistica, e di corsi estivi, pensati anche per un’utenza internazionale. «In linea con quanto messo in campo nell’ultimo triennio, senza tralasciare la centralità della didattica, l’Accademia di Frosinone continuerà con progetti e collaborazioni ad alimentare il consolidamento della propria centralità nella costruzione di un’ampia offerta culturale al territorio di riferimento, per proseguire la propria azione e proporsi come laboratorio di ricerca, in cui le sperimentazioni metodologiche e linguistiche di quanti hanno scelto l’arte come pratica di professione e di vita possano prendere forma».