“Anche il presidente del Consiglio comunale di Sora Giacomo Iula, con un’azione che va apprezzata in tutta la sua delicatezza e sofferenza, decide di chiamarsi fuori da un ciclo amministrativo incredibilmente infruttuoso e pieno di litigi e veleni. Un gesto di responsabilità, quello di Iula, tanto più perché compiuto nel luogo più indicato: nell’aula del Consiglio, idealmente dinanzi a tutti i cittadini. Le sue parole non potevano essere più chiare: dubbi concreti sul documento di bilancio, mancata disposizione al dialogo, nessuna voglia di ricucire e riattivare meccanismi di governo ormai logori e consunti.
Non è più tempo, per chi governa le sorti della Città, di continuare a prendere in giro i sorani: lo strappo di Iula è solo l’ultimo in ordine cronologico. Ciò significa che se alcuni esponenti dell’opposizione non avessero preferito trovare riparo nei banchi della maggioranza, oggi staremmo a parlare di un’amministrazione implosa. Siamo pronti a scommettere sin da ora, tuttavia, che lo spettacolo non sia del tutto concluso: c’è ancora chi, pur rimanendo per il momento allineato e coperto, fa capire di essere pronto ad abbandonare una nave che continua ad essere sballottata dalla tempesta.
Si è partiti dal caso di Giorgio Rea, ancora non del tutto chiaro, per poi continuare con i consiglieri Farina e Pontone Gravaldi, fino ad arrivare a Giacomo Iula: forse chi, in questi mesi, parlava di una maggioranza piena zeppa di malumori e gravi contrasti, non aveva tutti i torti. E, adesso, questo è sotto gli occhi dei cittadini. Farebbe bene a riflettere, il Sindaco Tersigni, sulla compagine di governo che guida (o meglio che dovrebbe guidare) che ha iniziato a perdere i pezzi sin dal giorno seguente alla sua vittoria elettorale. Farebbe bene a trarre le conclusioni di un biennio disastroso per Sora, che nulla ha prodotto se non veleni su veleni. Uno stato dei fatti molto chiaro, reso ancora più evidente dal nervosismo dimostrato dallo stesso Primo Cittadino nel Consiglio Comunale, durante il quale ha assunto un atteggiamento a dir poco ostile sia nei confronti del presidente Iula che dell’opposizione, che si è riverberato anche in maniera inelegante su una dipendente del Comune, a cui va la mia sincera solidarietà per l’infimo attacco ricevuto.
Provi, il Sindaco di Sora, a mettere da parte orgoglio e presunzione e a voltarsi indietro per vedere cosa ha lasciato: anche lui troverebbe uno spettacolo desolante e si sentirebbe moralmente obbligato a trarne le dovute conseguenze. Ma non lo farà, statene certi: e allora, a noi, non resta che attendere e assistere, con tristezza pensando solo alla Città, alla prossima crisi di una maggioranza ormai paralizzata.