Lo sapevate che...

LO SAPEVATE CHE…SAN GIULIANO FU DECAPITATO DOPO CHE CROLLO’ IL TEMPIO DI SERAPIDE

Fonte:Memorie Istoriche Massimamente Sacre della Città di Sora “ raccolte dal Padre Francesco Tuzi della Compagnia di Gesù nell’anno 1727.

Lo sapevate che San Giuliano Martire – a cui, a Sora, è dedicata una chiesa e che viene commemorato il 27 Gennaio – fu decapitato dopo un presagio funesto?

Giuliano, nativo della Dalmazia, giovane e nobile, giunto in Italia nell’anno 161, incontrò una truppa di soldati di Daciano, Proconsole della Città di Sora, nei pressi di Anagni e li salutò dicendo loro: “La Pace sia con Voi, o Fratelli”.

Venne dunque subito sospettato di essere un Cristiano e fu interrogato, per vedere chi fosse e a quale religione appartenesse. “Io sono Cristiano e chiunque voglio esortare di abbandonare il Culto dei Demoni sotto sembianza di Idoli e di adorare invece il Vero Dio e suo Figliolo Gesù Cristo”.

I soldati lo fecero prigioniero e lo incatenarono per condurlo a Sora. Per i Romani era un istigatore, veniva a turbare l’ordine dell’Impero Romano, quindi meritava la flagellazione. Questa flagellazione, secondo il  Tuzi, avvenne nei pressi del Fiume Fibreno.

Il Proconsole ordinò che fosse rinchiuso in carcere, dove fu lasciato per sette giorni senza cibo nè acqua, al termine dei quali, però, Giuliano apparve pieno di vita, aiutato dalla Divina Provvidenza. Il Proconsole lo interrogò e, a seguito delle risposte che il giovane diede  “Eccomi pronto a dar la vita più tosto che venerare i tuoi falsi Dei e veri Demoni, nè temo d’incorrere la disgrazia di Cesare per essere fedele a Dio e al Suo Figliolo Gesu’ Cristo per Sua immensa carità e per nostra comune salute” – fu percosso, e, nonostante ciò, Giuliano invitò i presenti a convertirsi, riuscendo a convincerne molti.

La mattina seguente, Giuliano fu di nuovo interrogato dal Proconsole, continuando a professare la propria fede. Pertanto, Daciano comandò che fosse torturato con l’eculeo, strumento di tortura a forma di cavalletto, su cui il condannato veniva a forza tirato e contorto. E’ a quel punto che si gridò al miracolo, perchè le mani dei soldati che avrebbero dovuto torturarlo si bloccarono.

Nel frattempo, giunse un messo a cavallo che informò che il Tempio di Serapide era crollato, la statua che rappresentava il Tempio si era frantumata e ridotta in polvere.

I presenti inneggiarono a Giuliano e il Proconsole, infuriato, proclamò l’orribile sentenza: “Giuliano, Mago della setta cristiana, disprezzatore degli Idoli e ribelle a Cesare, sia portato alle rovine del Tempio e sia decapitato”.

Portato davanti alle rovine del Tempio, mentre il boia preparava la scure, Giuliano pregò: “O Dio d’infinita clemenza, io vi ringrazio che concediate a me immeritevole un esito sì nobile della vita, io vi supplico che con questo spargimento del mio sangue mi lavate così possa giungere alla Beatitudine del Vostro Regno. Ricevete, vi prego, in pace lo Spirito Mio e degnatevi per vostra immensa misericordia di ricordarvi di tutti quelli che, ad onore del Vostro Santo nome, faranno memoria del Martirio Mio”.

Giuliano sentì una voce dal cielo che lo assicurava e che era stato esaudito. Il boia gli tagliò la testa. Il giovane martire  fu seppellito vicino il Tempio di Serapide, dove oggi esiste una chiesa a lui dedicata.

Il Martirio di Giuliano avvenne il 27 Gennaio 161, sotto l’Imperatore Antonino Pio.