L’idea dalla quale questa devozione popolare – poi fatta propria dalla Chiesa – è partita, deriva dal fatto che maggio, generalmente, segna il tempo, anche dal punto di vista climatico, della ripresa, del risveglio della natura. Insomma, ci indica l’idea dei fiori, e nel giardino creato da Dio, dopo Cristo, il fiore più bello è appunto Maria.
Il maggio delle rose e della Madonna ha origini medioevali, quando, nel tentativo di cristianizzare le feste pagane in onore della natura e della dea Maia, si pensò che alla “Madonna, la creatura più Alta, si potevano unire insieme i temi della natura e della Santa Vergine.” Secondo lo storico Franco Cardini, il primo ad associare la Madonna al mese di Maggio fu Alfonso X, detto il Saggio Re di Castiglia e di Leon, ma la pratica delle prime devozioni risale “al secolo XVI quando si cominciò a reagire allo spirito rinascimentale giudicato troppo paganeggiante: sicchè il mese di maggio assunse anche carattere riparatore”. Sono molte, infatti oggi, le persone che fanno penitenza in particolare in questo periodo dell’anno.
Attualmente il mese di maggio e delle rose è per i cattolici dedicato tradizionalmente alla Madonna e al Rosario, letteralmente “Corona di Rose”. Il significato della parola corona “oggetto che circonda la testa”, è anche simbolo del Regno e fu proprio nel Medio Evo, che venne abbinata la preghiera del Santo Rosario su una corona, anche se in precedenza esisteva la pratica della recita del Padre nostro su una collana semplice che aiutava a contare i Padre nostro.