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LO SAPEVATE CHE… LA CERTOSA DI TRISULTI CUSTODISCE UN “SATOR”

Lo sapevate che… nell’antica farmacia della Certosa di Trisulti esiste un esempio di “Sator”, il Quadrato Magico. Si tratta di un palindromo formato da cinque parole di cinque lettere (Rotas Opera Tenet Arepo Sator) che possono essere lette indifferentemente nelle quattro direzioni dei lati del quadrato stesso. Se ne hanno ritrovamenti in Mesopotamia, in Egitto, in Cappadocia, in Britannia e in Ungheria.

Gli esempi più antichi e databili sono quelli ritrovati a Pompei. In tempi più recenti occorre fare riferimento al Medioevo, alle costruzioni sacre che sono attribuite all’Ordine dei Templari. Nella Certosa di Trisulti è presente in un dipinto del pittore napoletano Filippo Balbi eseguito intorno al 1860, in cui si osserva una particolare figura barbuta, forse un personaggio mitologico (l’Abante) dalle sembianze taurine. Al di sotto di questa figura è dipinto il Sator, che può essere letto, sempre uguale, in quattro diverse direzioni: da sinistra verso destra, e viceversa, oppure dall’alto verso il basso, e viceversa: “SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS” ed ancora più sotto una scritta: “MA IL CAMBIAR DI NATURA E’ IMPRESA TROPPO DURA“.

Rielaborando l’enigma del Sator attraverso quelli trovati a Pompei e seguendo un preciso tracciato basato sulla Stella di Davide si ottiene così la seguente frase: “IL TORO TRAMUTA PER MEZZO DEL CREATORE VERSO L’UOMO, MA IL CAMBIAR DI NATURA E’ IMPRESA TROPPO DURA“.

Carla Cristini

Fonte: Lazioeventi.com