«E che, c’ho scritto Jo Condor?» Era una battuta, oramai celebre, di uno sketch pubblicitario degli anni settanta. Furono due eroi della tv in bianco e nero che contribuirono a consolidare la fama della Nutella: il Gigante Amico e Jo Condor.
La serie di sketch andò in onda su Carosello fino al 1976. Chi era bambino allora non ha dimenticato i dialoghi dei protagonisti: «E che, c’ho scritto Jo Condor?», diceva l’uccellaccio «cattivo», un volatile dalla vista acuta e con un cappello rosso da pilota in testa. Il coretto cantava: «Gigante, pensaci tuuuu…», invocando l’aiuto del «buono» per salvare il villaggio terrorizzato.
L’autore di quelle storielle è Romano Bertola, scrittore, battutista, pubblicitario e compositore-paroliere di famosi jingle commerciali. Lo spunto per creare Jo Condor gli venne da un film americano interpretato da Spencer Tracy, che si intitolava Joe il pilota. Da piemontese, gli venne quella battuta che ha reso famoso il personaggio dell’uccellaccio-pilota. “E che, c’ho scritto Jo Condor?”. Cioè, ho forse scritto “giocondo” sulla fronte? Che da quelle parti significa: sono mica scemo». Poi seguiva il comunicato commerciale.