Da Natalino Coletta, di Patto Democratico per Sora, riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa in relazione alla questione navigabilità del fiume Liri.
“In merito ai chiarimenti avvenuti in Consiglio Comunale sul progetto di navigabilità del fiume Liri, è emerso che verrà messo in opera uno sbarramento tra il ponte lamellare ed il ponte Cavalieri Vittorio Veneto, costituito da un salsicciotto pneumatico rivestito da una lamina di acciaio (brevetto di una ditta del Nord Italia), che permetterà di essere navigabile grazie ad un innalzamento della quota del fiume di circa 2,40 mt consentendo a quel tratto di fiume una navigazione su canoe o gommoni; un intervento per la quale si spenderanno 400.000 euro di fondi regionali e 100.000 di soldi comunali.
Il Sindaco dopo le delucidazioni fatte dal dirigente comunale, si è lasciato andare a suggestive descrizioni di come grazie a questa opera, si risveglierà un senso di appartenenza dei sorani al fiume Liri, che culminerà con gare di canottaggio rionali che saranno paragonabili ai vari Gonfaloni e palii che si svolgono in provincia.
Il Fatto grave di questa volontà sta nel fatto che, Sindaco e maggioranza, credendo di essere stati investiti di un potere divino, pensano che a loro tutto è consentito, anche stravolgere un ecosistema naturale che più caratterizza la città di Sora: il fiume Liri che attraversa la città e con il quale ogni sorano ha un legame che va oltre la storia.
La disarmante leggerezza con la quale questi signori hanno proceduto senza coinvolgere le Associazioni dei pescatori sportivi e ambientalisti, tantomeno l’opposizione consiliare che grazie a loro ed in particolare al cons. Roberto De Donatis, si è giunti finalmente ad una discussione in Consiglio Comunale di questo progetto, che non condividiamo nel modo più assoluto e che ci preoccupa sempre più.
In rapporto a questo il sottoscritto già nel Luglio del 2011 e successivamente nell’Ottobre del 2013 aveva posto dei quesiti e delle perplessità senza mai ricevere un minimo di risposta; per cui continuiamo a chiedere ai nostri governanti, se è stata valutata la eventuale non compatibilità del progetto con la Direttiva 2000/60/CE, che indica in generale la necessità di azioni per il contenimento delle artificializzazioni dei tratti fluviali, al fine di favorire la natura dinamica morfologica fluviale in una visione uniforme del bacino idrografico.
Inoltre, se sono stati analizzati gli effetti che l’opera avrebbe sulle dinamiche del trasporto dei sedimenti che già appare gravemente insufficiente allo stato attuale, come riteniamo necessario che vengano effettuate analisi adeguate circa gli effetti dello sbarramento, sulla qualità delle acque sia in termini di processi eutrofici indotti e favoriti dal rallentamento dei deflussi (il rischio di eutrofia sarebbe troppo alto), che in termini di accumulo di microinquinanti organici e fitofarmaci.
In ultima analisi riteniamo che sarebbe opportuno prima di muovere un solo passo nel fiume Liri, convocare un’assemblea aperta a tutti per far capire oltre gli aspetti tecnici cosa potrebbe accadere al fiume a seguito di un simile lavoro; un’opera che tanti cittadini sorani, associazioni di pescatori sportivi e ambientalisti, criticano apertamente da diverso tempo senza risposta alcuna”.