La gestione dell’emergenza è sempre complicata e capiamo che non possa che arrecare disagi ma, ancora una volta, ci troviamo costretti a sottolineare la mancanza o imprecisione nelle comunicazioni all’utenza: ieri ad esempio i pendolari sono stati costretti ad aggirare due treni bloccati nella stazione di Morolo attraversando i binari al buio e senza alcuna indicazione da parte del personale Trenitalia per raggiungere il piazzale da cui sarebbero partite le navette sostitutive.

Stamattina invece è stato preso d’assalto il Frecciarossa diretto a Termini da Cassino perché gli utenti non avevano a disposizione alcuna valida alternativa per raggiungere il posto di lavoro.

Il susseguirsi di imprevisti può essere attribuito ad un destino avverso oppure ad una gestione non efficiente della manutenzione, ma ci piacerebbe che fosse la Regione Lazio a far luce sulle cause. Ci piacerebbe che la Regione potesse rendicontare a tutta la cittadinanza quale sia stata la percentuale di ritardi sui treni della Roma-Cassino dai primi di settembre fino ad oggi e se sia compatibile con i livelli di qualità previsti dal contratto di servizio.

Come associazione Roma-Cassino Express esortiamo gli utenti a richiedere il dovuto rimborso (ecco il link https://reclami-e-suggerimenti.trenitalia.com/rimborsi/Anagrafica.aspx), ma ci chiediamo anche se la Regione abbia già calcolato il valore delle eventuali penali dovute da Trenitalia per questi mesi di disagi.

Foto d’archivio