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LETTERA APERTA DI ANTONIO MANTOVA: “DE SICA CELEBRATO IN TUTTO IL MONDO, TRANNE CHE A SORA”

Riceviamo e pubblichiamo:

Cara Sora,

Ieri 13 novembre era l’anniversario della scomparsa di Vittorio Domenico Stanislao Gaetano DE SICA, più semplicemente noto come Vittorio de Sica, genio del cinema universalmente riconosciuto, vincitore di quattro Oscar, più uno indotto con “La Ciociara”, regista pluripremiato in tutto il mondo.

Il 42° anniversario della sua scomparsa l’ha ricordato solo il sottoscritto, sul proprio profilo FB, nella indifferenza generale, nel silenzio generale più assordante, frutto di una nuova e prepotente mestizia culturale che avanza.

Sono venticinque anni (e non voglio alcuna medaglia!) che mi interesso della memoria di questo grande concittadino, che sicuramente non meritiamo, e sono venticinque anni che devo lottare contro l’indifferenza sopra accennata  e spesso anche contro la derisione di qualche “elemento saccente”.

E il silenzio e l’indifferenza non viene dalla contadina ortolana o dal meccanico o dall’extraeuropeo che vende cianfrusaglie; il silenzio e l’indifferenza viene da te, cara Sora…dagli intellettuali, dai conferenzieri, dai sapientoni, dai sedicenti amanti del cinema e della cultura in generale, e dalla cosiddetta “intellighenzia”, che spesso si impegna a mettersi in mostra su temi spesso risibili ovvero aleatori; quella intellighenzia che s’affanna a rivendicare la laurea presa alla “Sapienza” (come se le lauree prese a Torino o Bari o Perugia sono di serie B) e poi si disinteressano di tutto se non curare il proprio orticello; quella intellighenzia che si parla addosso usando paroloni, come faceva Azzeccagarbugli per disorientare il povero Renzo!

Cara Sora, non ci siamo: Vittorio De Sica è celebrato in tutto il mondo, tranne che a Sora, un genio indiscusso che meriterebbe di essere ricordato e valorizzato anche dai suoi compaesani, che invece lo ignorano.

Sapessi, cara Sora, quante proposte ho fatto alle varie amministrazioni cittadine in questi ultimi vent’anni…ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire! Non solo non ho mai ricevuto una risposta alle mie proposte, ma spesso mi è stata rifiutata anche la possibilità di esporre le mie proposte.

Nel 1999 fu intitolata una piazza a De Sica e fu realizzata la Galleria De Sica, ma qualche anno dopo qualcuno la ha letteralmente smantellata, relegando chissà in quale polverosa soffitta tutto il materiale della detta Galleria De Sica!…E anche questo nell’indifferenza generale!

Alla Sora che io sento ogni giorno lamentarti della situazione, che qualcosa non va, alla Sora che critica tutto e tutti, vorrei solo ricordare che TUTTI siamo responsabili quando le cose non vanno, e mi sembra infantile in questi momenti incolpare i politici…anche perché i politici sono la nostra espressione democratica.

Cara Sora, scusami per il mio sfogo, anche se esso non è il frutto della rabbia, ma di delusione, tanta delusione!

Cara Sora, anche per un altro genio sorano, Antonio Valente, usi la stessa indifferenza che usi per De Sica: Valente che ha fatto parlare tutto il mondo per le sue invenzioni, per il suo raffinato contributo tecnico al teatro e al cinema, anche lui è elegantemente ignorato…Cara Sora, devi sapere che sono oltre quattro anni che cerco di aprire l’Archivio Valente, ma non è facile; per fortuna che il nuovo primo cittadino mi ha promesso il suo impegno per aprire al pubblico finalmente l’Archivio dedicato all’inventore del Carro di Tespi. Io ci credo e ci spero nella promessa del sindaco, anche perché nel suo programma elettorale (cito testualmente) c’è scritto “Sora salotto delle eccellenze delle tre Valli…affinchè Sora diventi il riferimento culturale…”; e c’è scritto anche che verrà istituito un premio internazionale dedicato a Vittorio De Sica!

Cara sora, che vuoi che ti dica: speriamo bene e incrociamo le dita!

 

Il tuo sempre affezionato Antonio Mantova