Nella giornata di ieri, nel corso di una ininterrotta attività di ricerca compiuta da personale delle Compagnie Carabinieri di Alatri, Anagni e Frosinone congiuntamente agli agenti della Squadra Mobile e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Frosinone, finalizzata ad individuare l’autrice di un tentativo di rapina presso un bar di Ferentino, “ il Cappellaio Matto”, fuggita a bordo di una BMW bianca, i Carabinieri di Alatri rintracciavano la citata donna – una 22 enne frusinate, incensurata – in una zona agreste del territorio di Alatri ove si era rifugiata per sottrarsi alla cattura, traendola in arresto.
L’arrestata, immediatamente condotta presso la Compagnia Carabinieri di Alatri, sottoposta a perquisizione personale veniva trovata in possesso del coltello utilizzato per commettere la rapina e al termine delle formalità di rito tradotta presso la Casa di Reclusione di Roma Rebibbia.
Contemporaneamente, gli uomini della Questura rintracciavano il giovane proprietario dell’auto, un trentenne residente nel Capoluogo. La BMW infatti, nei giorni addietro, era stata segnalata quale auto utilizzata dalla coppia di rapinatori, che dal 2 giugno scorso imperversava nei comuni limitrofi a Frosinone, consumando o tentando di consumare rapine ai danni di bar e pizzerie.
Ben 7 sono stati gli episodi cruenti in cui è stata segnalata una giovane donna che, armata di coltello e travisata, entrava nelle ore serali negli esercizi commerciali minacciando il gestore per farsi consegnare l’incasso, fuggendo poi a bordo della BMW bianca, condotta dal complice.
Il ragazzo quindi, negli Uffici della Questura di Frosinone, messo alle strette dagli investigatori della Squadra Mobile, ha confessato le proprie responsabilità, assistito dal legale d’ufficio, ammettendo di aver accompagnato la ragazza presso i locali dove sono state perpetrate le rapine.
Dagli indizi finora raccolti sembra che a spingere la ragazza a compiere gli atti violenti sia stato il bisogno di procurarsi soldi per acquistare dosi di crack da cui sarebbe dipendente. Appare verosimile, infatti, che sia stata proprio lei ad ideare la catena di delitti, convincendo il ragazzo a farle da spalla, facendo leva sul loro legame sentimentale.
Il ragazzo è stato deferito in stato di libertà, in attesa di determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.
Carabinieri e Polizia, in piena sinergia e coordinati dalla Procura della Repubblica di Frosinone, stanno raccogliendo altri elementi, volti a circostanziare ulteriormente tutte le rapine consumate con lo stesso modus operandi.
L’attività delle FF.PP, ha posto fine ad un incubo che stavano vivendo i commercianti locali, presi di mira dalla coppia.