Da Rodolfo Damiani riceviamo e pubblichiamo:
Raffaele Bonanni termina il suo mandato all’interno della Cisl anticipando di qualche mese la scadenza per età fissata nel 2015. La sua elezione come segretario generale risale al 2006: otto anni che lo hanno sempre visto prendere posizione sui problemi della scena politica italiana. Si è sempre fatto sentire all’interno del sindacato e all’esterno senza alcun timore di essere fuori dal coro. Domani conosceremo le ragioni ufficiali del suo abbandono, anche se conoscendo il personsggio possiamo pensare che non saranno traumatiche.
Annamaria Furlan, è data per molti come papabile futura segretaria generale della Confederazione Italiana Sindacato Lavoratori, per chi la ha conosciuta il personaggio non dispiace, preparata, buona mediatrice, diretta, non cerca la lite ma assolutamente è capace di reagire.
In una recente intervista al TG1 Bonanni, ha motivato la sua sorprendente scelta di anticipare la cessione del la guida della Cisl: “Era assolutamente necessario un segno di rinnovamento”. A microfoni spenti Bonanni ha sottolineato come la sua scelta di lasciare la Cisl è stata da tempo programmata ed ha confermato di essere stato proprio lui a fare il nome di Furlan come suo diretto successore.
Con le dimissioni di Raffaele Bonanni, inizia per la CISL un iter di rinnovamento, almeno negli uomini, per quanto riguarda le linee guida , pur riaffermando le scelte congressuali, un dibattito non potrà non crearsi.
Intanto per domani, mercoledì 24 Settembre, è stato fissato un incontro tra la segreteria e il comitato esecutivo del sindacato con la partecipazione di tutti i segretari regionali e confederali.
Durante l’intervista rilasciata al TG3, Bonanni ha espresso la speranza che non si cambi per quanto riguarda le proposte sul problema lavoro-art.18
Un giudizio sull’operato di Bonanni mi sembra prematuro, comunque non possiamo non ammettere che è stato un moderato legalitario, ha tenuto all’autonomia della Confederazione e ha accettato con doti da buon incassatore le critiche che ha dovuto subire. Grazie RAFFAELE.