Riceviamo e pubblichiamo:
Mentre in In Abruzzo il CFS denuncia gli organizzatori di una gara di motocross su strade forestali e all’interno della Riserva naturale Monte Genzana–Alto Gizio sui Monti Ernici, in provincia di Frosinone il fenomeno del transito selvaggio dei fuoristrada e dei motociclisti all’interno dei Siti di interesse comunitario (SIC) della rete europea Natura 2000 è continuo, documentato su YouTube e spesso spacciato come attività ricreativa e di “valorizzazione del territorio”, nonostante il divieto vigente. Le nostre quotidiane segnalazioni, accompagnate da esposti al CFS di Frosinone ed al Comandante regionale del corpo Dott. Donato Monaco, lasciano il tempo che trovano. L’associazione Salviamo l’Orso si chiede stupita se la Provincia di Frosinone goda forse di una singolare forma di esenzione dal rispetto delle leggi regionali, nazionali e comunitarie perchè non si spiega altrimenti il comportamento della forza di polizia deputata alla vigilanza delle aree protette e dei nostri territori montani. La situazione è peggiorata di anno in anno e non passa week end senza che escursionisti , fungaioli, appassionati dell’area ernica ci segnalino il passaggio di intere carovane di enduristi attraverso i siti di interesse comunitario dell’area dei Monti Ernici, siti che godono di tutela (almeno sulla carta..) ed al cui interno è assolutamente vietato il transito di mezzi motorizzati che disturbano la fauna selvatica, distruggono il manto erboso e si infilano ovunque anche fuori dalle strade bianche percorse per giungere sulle creste che dividono il Lazio dall’Abruzzo. Nell’ultimo esposto segnalavamo l’invasione anche dell’area della Riserva Naturale di Zompo lo Schioppo in Comune di Morino (L’Aquila) ma sempre giungendo dal territorio frusinate. Da segnalare anche la mancata repressione del bracconaggio denunciato anche dall’ATC FR1 in una recente riunione in Regione ai danni di decine e decine di caprioli che dopo essere stati censiti dai cacciatori sono scomparsi misteriosamente…
Salviamo l’Orso che da anni auspica la creazione di un Parco Regionale su parte dei Monti Ernici per salvaguardarne l’ambiente e la bellezza si appella nuovamente e pubblicamente alle autorità competenti affinchè anche in concomitanza con la nuova stagione venatoria venga ripristinato un minimo di controllo su un’area che soffre di completo abbandono.