Da Martina Sperduti – Responsabile Nazionale Suav di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale – riceviamo e pubblichiamo:
“La maggior parte della gente rispetta le leggi dello Stato non perchè le tema, non perchè tema la sanzione penale o civile che sia, lo fà perchè ritiene che sia giusto non uccidere o non sorpassare in curva.
E se così non fosse, cioè se la gente rispettasse le leggi solo perchè le teme, non basterebbero tanti carabinieri per il numero di persone che ci sono nel nostro Paese, la maggior parte di noi rispetta le leggi perchè SENTE il dovere di osservarle”.
Paolo Borsellino
Domenica 19 luglio 1992: anche questa data è entrata nel nostro immaginario collettivo.
L’attentato al giudice Paolo Borsellino rimbalza da Palermo e inchioda tutti gli italiani davanti alle immagini di via D’Amelio.
Anche io ero ammutolita davanti quella strage che sembrava una strada di Beirut.
Falcone prima, Borsellino dopo, hanno lasciato un segno indelebile nella mia vita.
Non ho mai mancato ad un appuntamento, come non ho mai dimenticato, dal quel lontano 1992, di memorali.
Non ho mai dimenticato Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Carlo Traina che vengono ridotti a brandelli, insieme allo stesso giudice, sparsi anche sugli alberi.
Una scena apocalittica che riporta il nostro Paese indietro nel tempo, a quella strategia della tensione che credevamo sepolta insieme alle Vittime di Milano, di Bologna, di Brescia, della strage dell’Italicus, per citare gli episodi che più sono entrati nella pelle degli italiani.
La lotta alla mafia è una scelta di tutti noi, nel nostro quotidiano, nel nostro piccolo in particolare una scelta dei più giovani e delle future generazioni.
Diceva Paolo Borsellino “Quando la Gioventù gli negherà il consenso anche la misteriosa e potente mafia svanirà come un incubo”.
https://youtu.be/BqQB0kVzLhY