“Con te i conti li facciamo dopo!”. Evidentemente, il momento è arrivato. La frase, per niente sibillina, risuonata nell’ultimo Consiglio comunale di Sora all’indirizzo di Giacomo Iula, si è rivelata profetica. Al presidente del Consiglio, infatti, è stato notificato nelle scorse ore l’avvio del procedimento di decadenza per due assenze ingiustificate di seguito fatte registrare in Assemblea. Qualora l’iter dovesse concludersi favorevolmente ai richiedenti, perciò, Iula non potrebbe più occupare il suo posto in Consiglio comunale.
La lettera con la quale si comunica l’avvio del procedimento è stata inoltrata da quattro consiglieri comunali (lo si deduce dalle loro firme a penna, poiché nel testo della missiva non vengono riportati i nomi). I fatti cui si fa riferimento risalgono, come in molti ricorderanno, alle infuocate giornate della scorsa estate e della fine di settembre, quando si consumò la rottura definitiva tra il sindaco e il gruppo consiliare di Forza Italia e si concretizzò il clamoroso passaggio di Enzo Petricca nelle fila della maggioranza.
Contattato da Soraweb, Iula ha così commentato: “Anzitutto dico che me lo aspettavo. Ciò specificato, è importante fare una distinzione, che ritengo decisiva, tra ambito tecnico e ambito politico. Dal punto di vista regolamentare, dico chiaramente che si tratta della classica tempesta in un bicchier d’acqua: per me la vicenda è, di fatto, già chiusa. In linea con quanto stabilito dalle leggi e dalla giurisprudenza amministrativa sul caso in oggetto, infatti, nelle prossime ore presenterò le controdeduzioni, spiegando le ragioni della mia assenza alle adunanze in questione. Da un punto di vista politico, però, non faccio fatica ad affermare che si tratta di una vera e propria bomba atomica lanciata non solo contro il sottoscritto, ma contro Forza Italia stessa, i cui effetti potrebbero rivelarsi deflagranti e devastanti, nel momento in cui si è deciso di fare ricorso, per fini strumentali, ad un istituto, quello della decadenza, che a Sora non ha precedenti e che è richiesto in casi limite e di estrema gravità. Il mio auspicio è che si ponga fine quanto prima a questo "teatrino" della politica, per concentrarsi solo sulla soluzione dei tanti problemi socio economici che affliggono la nostra comunità. Desidero, in ultimo, cogliere questa occasione per ringraziare tutti coloro, e sono tantissimi, che in queste ore mi inviano messaggi di solidarietà”.
In effetti, va osservato un aspetto: le assenze di Giacomo Iula non sono state effettuate ‘in solitaria’, ma con tutto il suo gruppo di riferimento. Per questi motivi, se di decadenza deve trattarsi, allora diventa difficile spiegarsi come mai sia stato il solo presidente del Consiglio ad essere divenuto oggetto del procedimento e non tutto il gruppo di Forza Italia (composto anche da Lino Caschera, Antonio Lecce e Alessandro Mosticone). Non è difficile, insomma, considerare l’accaduto come l’ennesimo capitolo di un libro iniziato con la netta contrapposizione alle scorse elezioni regionali (Iula si schierò con Mario Abbruzzese, Tersigni per il fratello Valter), proseguito con le elezioni europee (Iula per Tajani, Tersigni per Pallone) e terminato con le elezioni provinciali (Iula per Di Carlo, Tersigni per se stesso).
Lo scenario, dunque, appare più che mai confuso. Qualche ‘malpensante’ potrebbe addirittura ritenere che, forse, da parte della maggioranza si stia tentando di spostare l’attenzione dai risultati delle elezioni provinciali, che hanno determinato il tonfo del sindaco Tersigni, battuto da un consigliere comunale di Atina e ‘tradito’ da tre componenti del suo stesso schieramento. In questo teatrino, c’è Sora e ci sono i Sorani, che dopo settimane ancora aspettano di conoscere la nuova giunta e di capire i futuri programmi di governo: dettagli da niente.