Da Gianluca Quadrini, consigliere provinciale delegato alle risorse idriche, riceviamo e pubblichiamo.
“Il TAR è stato non chiaro…di più, bacchettando anche in malo modo coloro che finora hanno solo speculato sulla questione ACEA. Io l’ho sempre detto che la colpa di questi aumenti non è del gestore ma dell’Assemblea dei Sindaci che fino ad ora, forse anche mal consigliati, non hanno mai deciso di decidere la tariffa e mai hanno avuto una linea comune chiara sulla questione
Pertanto ora, finalmente, si è fatta chiarezza rispetto ad un problema che merita tutte le attenzioni del caso si, ma spiega di fronte ad un giudice le cose come stanno e come sono state finora.
Soprattutto mette fine a tutto il populismo di cui finora si sono riempiti la bocca i benpensanti della politica che a tutti i costi hanno voluto dimostrare l’indimostrabile, ovvero che il gestore, che è semplice esecutore delle volontà della Sto e dell’Assemblea dei Sindaci, aveva responsabilità di tutto ma ora, a chiare note, il TAR ha detto in maniera inequivocabile chi è che in passato non ha voluto decidere ed invece era chiamato a farlo, e chi, dietro tutta questa vicenda, ha fatto solo confusione impedendo a chi di dovere, di assumersi responsabilità, forse anche perché nella confusione si genera il massimo della indecisione.
Ora, per colpa di quest’ultimi, i cittadini stanno sborsando questi 75 milioni di arretrati tutti insieme quando, con un’attenta analisi e senza pregiudizi, si poteva dialogare con il gestore ACEA e magari, come loro stessi avevano proposto, avere anche più rate di pagamento e, oserei dire forse anche una tariffa diversa.
Ora, comunque, è iniziata un era nuova, con il Presidente Pompeo abbiamo già ottenuto grandi risultati, abbiamo approvato il piano d’investimenti che il gestore dovrà mettere in campo, abbiamo avuto lo sblocco dei canoni arretrati che l’Acea Ato 5 sta restituendo ai Comuni ed infine le assemblee dei sindaci non sono più andate deserte anzi, si cammina a spron battuto con decisioni precise e puntuali ogni volta che ci si riunisce, il piano, infatti, si è approvato con più dell’80% degli aventi diritto, una maggioranza bulgara come più volte ho detto.
Forse tutto questo anche perché è iniziato un rapporto nuovo col gestore Acea Ato 5, forse perché è iniziata anche una nuova era che vede un rapporto diverso di fiducia con i Sindaci e la Provincia che puntualmente vengono da noi contattati per le decisioni e la partecipazione attiva ai processi della Sto e del gestore, condividendone quindi il “modus procedendi” dei programmi.
Io spesso sono stato anche accusato da associazioni e comitati perche ho sempre detto quello che penso a riguardo e sfido chiunque a dire che ho fomentato o favorito la richiesta di scomputo degli arretrati. Un amministratore cosciente e responsabile deve avere la capacità di guardare in faccia i propri concittadini facendo capire loro le cose come stanno senza fare semplice e spicciola demagogia e populismo per attrarre qualche voto in più. Dobbiamo approfittare di questa gestione di Acea Ato 5 da parte del Presidente Dott. MAMALCHI e dell’Amministratore Ing. SACCANI con i quali si può dialogare e finora si sono trovate sempre le soluzioni alle problematiche, basta solo tanta buona volontà non solo da parte loro, ma anche da parte di chi si propone a loro ed è deputato ai rapporti istituzionali con loro e con la STO, abbiamo anche riattivato l’OTUC per i rapporti con le associazioni degli utenti.
Con il Presidente Mamalchi si è messo in piedi un percorso costante e puntuale di verifica delle cose da fare e quest’ulteriore sentenza del TAR non ha cambiato le cose, anzi, ha rafforzato i rapporti ed ha rivalutato la bontà delle scelte fatte in passato dal Gestore.
Tutti dobbiamo lavorare per risolvere i problemi ai cittadini dicendo loro le verità non quello che vogliono sentirsi dire e non per acuire le acredini e le asprezze tra gli stessi cittadini, la STO, la Provincia ed il Gestore. Tutti agiamo nella stessa direzione ed approfitto anche per ringraziare gli stessi vertici di ACEA per questo nuovo dialogo distensivo e pragmatico che finalmente si sta mettendo in atto da qualche mese con loro”.