CRONACA

LA STORIA DI DOLCE: DAL CANILE AD UN OSPEDALE TEDESCO DOVE CONFORTA I MALATI

La dottoressa Dolce

Abbandonata in strada che era ancora un cucciolo. Accalappiata per finire dapprima in canile sanitario poi in un rifugio di Arpino dove il tanto amore ricevuto, nonostante le sbarre, non ha cambiato la sua indole buona e gentile. Oggi dona conforto negli ospedali tedeschi ad anziani e malati. È la storia di un cane speciale che si chiama Dolce. E dolce lo è di nome e di fatto.

Tutto ha inizio nel gennaio 2014 quando Dolce – all’epoca aveva sette mesi – venne accalappiata ad Arpino dove vagava infreddolita in cerca di cibo e venne condotta nel rifugio sanitario.  Al termine della profilassi, venne trasferita nel canile rifugio Recchia. Fin da subito, questa cagnolina nera – all’epoca piccolina ma che sarebbe diventata poi di taglia grande – si fece notare per il suo comportamento estremamente docile e buono: “Una cagnetta strepitosa” la definisce Giulia Tomei “talmente delicata e docile che abbiamo deciso di chiamarla Dolce”.

Vennero scattate foto e registrati video affinché qualche famiglia la tirasse fuori dal canile. Passarono giorni, settimane, mesi e infine anni e nessuno voleva saperne di Dolce che sembrava destinata a trascorrere tutta la sua vita, così come purtroppo accade a tanti altri cani, all’interno di un canile. Non le mancavano carezze, affetto e attenzioni ma sicuramente le mancava una famiglia tutta sua. Il canile rifugio Recchia, tra le tante collaborazioni, ha anche quella con l’associazione Ekos Pet di Velletri che a sua volta ha un contatto in Germania con l’associazione Hundehilfe. Le foto ed i video di Dolce sono arrivate così ad una famiglia tedesca. Era il maggio di due anni fa. E da quel momento tutto è cambiato.

Dolce dopo essere volata alla volta della Germania ha trovato quella famiglia speciale che meritava da tempo, famiglia che si è immediatamente accorta della particolare sensibilità di questo cane, capace con la sua dolcezza e delicatezza di rasserenare e dare conforto. Una caratteristica che è propria di molti cani ma che, nel caso di Dolce, è emersa talmente unica e spiccata che si è ben presto compreso che poteva essere messa a disposizione anche del prossimo. Ed è così che Dolce ha iniziato un vero e proprio percorso di studio che l’ha portata a “laurearsi dottoressa”. Dolce è oggi un meraviglioso cane da Pet Therapy che conforta gli anziani e tutti coloro che ne hanno bisogno con la sua incredibile sensibilità. L’invito che Giulia Tomei, Rosalia, Alessandra, Laura e tutte le volontarie rivolgono alle persone è quello di non fidarsi mai delle apparenze, di non cercare il pelouche ma di andare oltre le misure, le taglie e l’età. “Non abbiate timore di adottare un cane adulto, la bellezza di un cane non è ne’ il colore e ne’ la sua taglia – dice Giulia Tomei – ma la sua capacità di amare incondizionatamente”.

È questa la lezione più grande della “dottoressa Dolce”.
Roberta Pugliesi