Da Rodolfo Damiani riceviamo e pubblichiamo:
“Questa mattina ,nella lista quotidiana delle stangate prossime future, un canale nazionale includeva anche i contributi dovuti ai Consorzi, quali la Conca di Sora.
Sollecitati da ripetute richieste dei cittadini, che peraltro dimostravano una scarsa conoscenza dei meccanismi economici di finanziamento dei Consorzi di Bonifica e parimenti una scarsa conoscenza dei compiti dei Consorzi stessi, ma è difficile censurarli a fronte di quanto stato e enti fanno ricadere sul capo dei contribuenti, abbiamo chiesto di incontrare i Responsabili della Conca per un chiarimento.
Seduta stante siamo stati ricevuti ed abbiamo esposto il problema dell’annuncio dell’aumento dei canoni consortili.Per chiarezza ci è stato risposto che la materia non è alla libera scelta degli Organi Consortili ma è regolata dal Codice Civile art. 857 – 868 e una serie di leggi alcune risalenti al secolo passato, comunque il concetto è che i Consorzi quali Enti di erogazione debbono garantire l’equilibrio di bilancio ed essendo costituiti da Consorziati con uguali diritti e uguali doveri, è previsto che le contribuzioni parametrizzate siano atte a dare gli equilibri di bilancio in un quadro sociale e solidale.
La Conca di Sora è dal 2011 che non ritoccava i canoni, assorbendo i rincari per spese generale e d’esercizio attraverso razionalizzazioni e standardizzazione di procedure, sul piano della dinamica economica interna, effettuando opere idrauliche e di sicurezza idraulica per conto di Enti Territoriali quali comuni e Regione, sul piano del pieni e razionale utilizzo delle capacità tecniche della Conca.
La Conca ha costi quali l’ENEL, la Tarsu, l’Imu,i carburanti, le manutenzioni di mobili e immobili e le retribuzioni dei tecnici e il suo bilancio purtroppo deve valutare gli effetti di tutte le voci sul consuntivo.
Accanto ai rincari delle partite indicate, quest’anno ci sarà anche l’applicazione del nuovo accordo economico per il Contratto Collettivo di Lavoro, i lavoratori della Conca non vivono d’aria, per cui l’equilibrio di bilancio ha obbligato ad una revisione delle aliquote contributive.
La costante della politica di accumulo delle risorse del Comitato Esecutivo è stata sempre quella di gravare il meno possibile sui consorziati e tale posizione è ben chiara se si confrontano le nostre aliquote con quelle di altre realtà.
Comunque dopo un attento esame, considerate ulteriori razionalizzazioni possibili i nuovi canoni consortili sono così ridefiniti : quota minima di bonifica da € 12.91 a € 16.00 , la media ,se non andiamo errati, è 19/20 questo per la I° Fascia di reddito dominicale, per le altre fasce si adeguano le aliquote di contribuenza agli indici di rivalutazione monetaria ufficiali in sintesi il 75% dell’ISTAT. Tradotto in euro , fatto base € 100.00 dal prossimo anno saranno €102. 50
Sul versante dei costi di esercizio la Conca ha un progetto in valutazione che ne diminuirò notevolmente l’incidenza.Ribadendo l’abituale disponibilità a dialogare con tutti ,il Presidente ha concluso “ abbiamo deluso le cassandre e i menagramo di turno e i contrari per professione, ma la stangata preconizzata non c’è stata e non ci poteva essere perché contro i nostri stessi interessi”.
Nel ringraziare il Presidente, abbiamo constatato che pagare è sempre doloroso, anche se trattasi di piccole cifre, che comunque vanno spiegate con grande chiarezza agli utenti.
Su questo aspetto ci sembra che la Conca è sempre disponibile”.