“i nostri giovani meritano una possibilità reale per costruire il loro futuro”
Questa tornata elettorale che ci accingiamo ad affrontare forse è una tra le più critiche della nostra storia repubblicana. Gli ultimi due/tre anni hanno visto il nostro paese precipitare in una crisi economica dagli effetti pesanti e diffusi oltre che ad un grave degrado dell’impianto politico e delle sue istituzioni fondanti.
In questo contesto di difficoltà e diffidenza siamo chiamati, attraverso l’esercizio del voto, ad esprime la nostra fiducia verso uomini e idee; siamo chiamati a credere ancora che il nostro voto possa essere la chiave di volta per un futuro se non proprio sereno forse percorribile.
Se dobbiamo crederci non possiamo prescindere dal considerare di “rincominciare” ad investire nel capitale umano e quindi nel sistema scuola-istruzione al fine di raggiungere, o almeno avvicinarci, agli obiettivi di Europa 2020 :
– crescita intelligente
– sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione;
– crescita sostenibile
– promuovere un’economia più efficiente sotto il profilo delle risorse,più verde e più competitiva;
– crescita inclusiva
– promuovere un’economia con un alto tasso di occupazione, che favorisca la coesione economica, sociale e territoriale.
Investire sui giovani significa progettare un sistema d’istruzione e formazione che colmi veramente le disuguaglianze e che faccia diminuire il drop out (abbandono scolastico) e che permetta il Lifelong learning (o apprendimento permanente). Chi abbandona la scuola prima del tempo e non è poi in grado di ristrutturarsi su percorsi formativi adeguati alle nuove esigenze lavorative, tende a partecipare meno ai processi democratici fino a rischiare l’esclusione sociale.
Per l’economia e la società, gli alti tassi di abbandono scolastico hanno effetti a lungo termine sullo sviluppo e sulla crescita economica e non è un caso che nei paesi dove l’istruzione è di qualità migliore il PIL tende a crescere di più e con più costanza nel tempo.
L’innovazione e la crescita si fondano su una forza lavoro qualificata, non solo per i settori dell’alta tecnologia, ma per tutti i settori dell’economia. In questa ottica le politiche regionali nel campo dell’istruzione e formazione diventano centrali per lo sviluppo del territorio stesso. Piani strategici di rilancio e di crescita non possono prescindere da una corretta lettura delle potenzialità di un territorio, delle sue peculiarità e del suo sviluppo attraverso politiche efficaci di potenziamento dell’istruzione e della formazione professionale, campo in cui la Regione ha responsabilità normative importanti.
Il mio sostegno a Roberto De Donatis perché il nostro territorio merita un’attenzione ed un ascolto più attento e concreto, i nostri giovani meritano una possibilità reale di poter “essere” cittadini attivi, di poter acquisire tutte quelle competenze necessarie a costruire “il progetto di sé” diventando così gli attori principali del cambiamento e del rilancio economico di questa regione.
Tutto questo… Perché meritiamo!
Antonella Evangelista