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LA LETTERA DEL MOVIMENTO 5 STELLE SUL FIUME LIRI

Qui di seguito pubblichiamo la lettera, avente come oggetto la navigabilità del fiume Liri, inviata al sindaco di Sora, Ernesto Tersigni, dal MoVimento 5 Stelle di Sora, rappresentato dal portavoce Fabrizio Pintori.

Egregio signor Sindaco,

nell’ultimo periodo si è tornato a parlare del progetto di navigabilità del fiume Liri, la preghiamo, quindi, di voler tenere in considerazione che gli attivisti del MoVimento 5 Stelle esprimono la loro ferma contrarietà alla realizzazione dell’opera. Non si vogliono fare critiche pretestuose, ma porre l’accento su determinate criticità. In particolare, il progetto di rendere il fiume Liri “navigabile” desta varie perplessità sia dal punto di vista ambientale che da quello economico-turistico:

1) In merito alla tutela dell’ambiente.

È noto che il diritto, o meglio la tutela, dell’ambiente trova fondamento nella Costituzione, in base alla ormai consolidata interpretazione estensiva sia dell’art. 9, comma 2, che recita: “La Repubblica tutela il paesaggio ……” che dell’art. 32 in materia di tutela della salute. A livello europeo, invece, il Trattato di Amsterdam del 1997, ha fatto della politica ambientale uno degli obiettivi politici fondamentali dell’Unione Europea, all’art. 174 (ex articolo 130R del Trattato di Roma) precisa che la politica della Comunità in materia ambientale contribuisce a perseguire i seguenti obiettivi:

• salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente;
• protezione della salute umana;
• utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali.

Il comma 2, del citato articolo, ha introdotto in materia ambientale il principio di precauzione e quello di prevenzione. Il primo costituisce un elemento di valutazione nell’analisi e gestione del rischio, trovando applicazione soprattutto nei casi in cui i riscontri scientifici sono insufficienti, non conclusivi o incerti e che la valutazione scientifica indica che esistono motivi ragionevoli di pensare che possano verificarsi effetti potenzialmente pericolosi per l’ambiente. Il secondo può trovare applicazione ad ogni azione che miri a prevenire qualsiasi effetto negativo per l’ambiente, valutando in anticipo quali possano essere i rischi che determinati impianti (es. le chiuse di un fiume) possano comportare per l’ambiente.

Svolti questi richiami legislativi, e considerato il fragile ecosistema fluviale, la domanda che molti attivisti si pongono è se l’opera necessaria per rendere il Liri navigabile sia in armonia con le norme richiamate, ma anche, se si concorda con l’ordinanza PG 122374, del 9 dicembre 2009, della Provincia di Frosinone (da quanto risulta ancora in vigore) che ha istituito una zona di pesca sperimentale nel tratto del Liri compreso tra il ponte Cavalieri di Vittorio Veneto ed il ponte Vaughan. È ovvio che la realizzazione del progetto di navigabilità avrà delle ripercussioni, dirette o indirette, sulla zona di pesca.

2) In merito al cd. Ritorno in termini economici e turistici

L’idea di rilanciare il turismo grazie alla navigabilità del fiume (ad es. con delle gare di canoa) appare non adeguata. Tralasciando il fatto che si vuole rendere il fiume navigabile per qualche mese all’anno; a pochi chilometri da Sora si trova il lago di Posta Fibreno che, nonostante sia immerso nel verde ed offra condizioni migliori soprattutto per i canoisti alle prime armi, non sembra preso d’assalto dagli amanti della pagaia, non risulta neanche che il comune o gli abitanti di Posta Fibreno abbiano entrate di un certo rilievo dai “canoisti”.

Detto ciò, perché dei turisti dovrebbero fare canoa in un fiume circondato da strade e palazzi? È veramente questa la mossa che può rilanciare o contribuire a rilanciare l’economia sorana?

Dal punto di vista turistico sarebbe meglio valorizzare il patrimonio storico-artistico ed enogastronomico, ad esempio con percorsi storico-culinari attraverso la Ciociaria.

Altro motivo da non sottovalutare è la spesa che ammonterà a 100.000 € per le casse comunali, oltre ai 400.000 € di fondi regionali, in quanto tempo si prevede di ammortizzare la cifra ed averne un ritorno? I soldi delle casse comunali sono quelli provenienti dalle tasse dei sorani, forse è il caso di chiedergli se vogliono che i loro soldi siano spesi in questo modo piuttosto che in un altro.

Premesso quanto sopra, ribadendo la contrarietà dell’opera si chiede che venga aperto con urgenza un dibattito che coinvolga la cittadinanza, le associazioni ambientalistiche e dei pescatori sportivi, ovvero che si svolga un Consiglio Comunale aperto al pubblico (magari anche in diretta streaming) per chiarire tutti i dubbi rappresentati, ma soprattutto, qualora fosse possibile, si chiede di destinare la somma che il comune vuole investire per realizzare la navigabilità del Liri in altri progetti per il rilancio economia della città, per il decoro delle periferie, per una mappatura degli eventuali scarichi abusivi o per una maggiore pulizia del fiume.

Con l’occasione si porgono cordiali saluti.