Crisi a Sora e nelle valli del Liri e di Comino: Enzo Di Stefano propone una staffetta a Giacomo Iula, presidente del Consiglio Comunale. Prendendo spunto dalla imminente firma dell’accordo di programma per il Sistema Locale del Lavoro di Frosinone – Anagni (al quale anche Soraweb ha dato ampia rilevanza nei giorni scorsi), l’ex sindaco di Sora torna a chiedersi come mai il nostro comprensorio, insieme alla Valle del Liri e alla Valle di Comino, sia stato ancora una volta dimenticato. Di Stefano sottolinea come sia “emersa, più pressante che mai, la necessità di organizzare un piano di sviluppo concreto e realizzabile, che possa ‘attirare l’attenzione’ del Ministero e mettere in moto un nuovo circuito virtuoso che sappia incentivare la ripresa”. A chi spetta attivare un simile progetto? Enzo Di Stefano non ha dubbi: alle amministrazioni comunali del territorio. Ecco, allora, l’appello rivolto a Giacomo Iula, il quale, nella veste di presidente del Consiglio del Comune capifila del comprensorio, potrebbe promuovere un tavolo di confronto tra i vari enti e fare da collante. A questo punto, resta da vedere se dal presidente Iula arriveranno segnali di accoglimento della proposta, che certamente si inserisce nell’ormai atavico isolamento in cui è precipitata un’area che, come e più degli altri, sta scontando gli effetti di una crisi apparentemente senza fine. Cosa risponderà, dunque, Iula? E ancora, in caso di riposta affermativa, saremo finalmente capaci di costruire un progetto condiviso per uscire dal pantano economico? Difficile a dirsi. Di sicuro c’è solo una cosa, è cioè che, come scrive Di Stefano, “lasciarsi scappare anche questa opportunità sarebbe imperdonabile”. Qui di seguito potete leggere il comunicato inviato alle redazioni.
“Dai mezzi di informazione apprendo che è ormai vicinissima la firma dell’accordo di programma per il Sistema Locale del Lavoro di Frosinone – Anagni. Obiettivo, il rilancio economico ed occupazionale di un territorio duramente colpito dalla crisi di questi ultimi anni. Secondo quanto dichiarato anche dal Sen. Francesco Scalia, i fondi stanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico per le regioni del Centro Italia si aggirerebbero intorno ai 150 milioni. Come ho già affermato nelle scorse settimane, si tratta certamente di una buona notizia per questa notevole porzione della nostra provincia, ma ciò non mi impedisce di tornare a rinnovare il mio pressante appello affinchè qualcuno pensi anche a Sora, alla Valle del Liri e alla Valle di Comino.
Ribadisco che anche da noi è emersa, più pressante che mai, la necessità di organizzare un piano di sviluppo concreto e realizzabile, che possa ‘attirare l’attenzione’ del Ministero e mettere in moto un nuovo circuito virtuoso che sappia incentivare la ripresa. Grandi aziende, piccole e piccolissime attività commerciali, artigianato, famigli in difficoltà: non possiamo continuare ad ignorare una realtà che diventa ogni giorno più drammatica e preoccupante.
Per raggiungere questo scopo, tuttavia, è necessario che tutti gli attori istituzionali del sorano e delle due valli possano trovarsi riuniti e condividere questo percorso realizzativo: in tal modo, sarà possibile anche per noi proporre un solido piano di investimenti che potrebbero tradursi immediatamente in crescita.
Dunque, a tutte le amministrazioni del nostro comprensorio, che dovrebbero essere i primi difensori degli interessi delle varie comunità dunque, rivolgo un appello affinchè, a strettissimo giro di posta, si possa organizzare un incontro per discutere di questa grande opportunità di sviluppo, che, al pari del territorio Anagni – Frosinone, non possiamo farci sfuggire.
In tal senso, poiché è Sora il comune capofila dell’area, potrebbe essere proprio Giacomo Iula, presidente del Consiglio Comunale, a farsi portatore di questa istanza presso gli altri consigli comunali, al fine di verificare l’esistenza di questa volontà nell’esclusivo interesse dei cittadini. Auspico che il presidente Iula possa tenere nella giusta considerazione il mio appello e dimostrarsi sensibile a questa urgenza, anche e soprattutto perchè la crisi continua ad imperversare e ad erodere i risparmi dei cittadini: lasciarsi scappare anche questa opportunità sarebbe imperdonabile”.