È stato piuttosto movimentato il consiglio comunale cominciato questo pomeriggio e protrattosi fino a tarda serata.
Sono volati insulti, anche piuttosto pesanti, tra i consiglieri presenti in aula.
La discussione più accesa è avvenuta tra il sindaco e il presidente del consiglio comunale Giacomo iula, di cui oggi è stata proposta la decadenza.
Iula ha aperto il suo "discorso di difesa" rivolgendosi ai cittadini, ai quali si é detto interessato a spiegare per quale motivo, a suo avviso, fosse stato messo sotto processo da "una maggioranza risicata".
Il presidente ha così esordito: "Sono stato messo sotto processo non perché ho rubato o confuso i miei interessi personali con quelli istituzionali o abusato della mia carica ma lo.sono perché esiste una norma che è stata recepita in maniera sommaria dallo statuto. Questo consiglio usa la sopra citata norma come arma politica per ribaltare la volontà espressa dal popolo nelle elezioni".
Iula ha sottolineato come, a suo avviso, questa atmosfera natalizia sia mista ad un clima pasquale, definendosi "L'AGNELLO CHE VIENE SACRIFICATO SULL'ALTARE".
Il presidente ha concluso dicendo che accetterà qualunque esito avrà questo procedimento, aggiungendo che, qualora fosse costretto a fare ricorso al Tar, qualcuno dovrà assumersi la responsabilità di tutto questo, politicamente ma soprattutto economicamente. Senza far ricadere l'onere economico sui cittadini.
Dopo gli interventi dei consiglieri Baratta, Lecce, De Donatis e Ascione, che si sono scagliati contro la proposta di decadenza definendola "un atto per mettere alla porta il gruppo di Forza Italia" o ancora "un capriccio del sindaco", quest'ultimo ha preso la parola.
Ernesto Tersigni ha voluto ricordare a tutti i consiglieri che lo hanno criticato durante la seduta come, a suo avviso, fossero stati proprio loro ad aver contestato Iula fino a qualche tempo fa, continuando così: "Iula dice che questa formula è politicamente scorretta ma io dico NO, perché sarebbero bastate le giustificazioni preventive. La cosa grave è che Iula ci minacci di fare ricorso al tribunale e ci dica che dovremo assumersi gli oneri economici. Noi governeremo fino a fine mandato, poi saranno i cittadini a giudicare, non voi. A Iula sono stati dati, come da regolamento, dieci giorni di tempo per dare le dovute spiegazioni!".