L’amministrazione comunale di Isola del Liri ha fatto sapere che in seguito alla nota della Regione Lazio con la quale è stata invitata a sospendere le procedure di affrancazione dei terreni gravati da usi civici, avviate con la deliberazione di Consiglio Comunale dello scorso 30 Giugno ed in seguito ai chiarimenti forniti alla stessa Regione Lazio è pervenuta una ulteriore nota che precisa “…la competenza spetta al Comune che può precedere nel rispetto della normativa vigente”. Per questo il Sindaco rag. Massimiliano Quadrini ed il consigliere delegato rivendicano poi la bontà delle procedure che stanno seguendo rispetto all’improvvisazione di qualche “tuttologo” dell’ultima ora e richiamano “… chi tra i consiglieri comunali, unitamente a qualche altro ex esponente politico, scrive per informare senza informarsi dovrebbe mostrare maggior rispetto e sensibilità verso le esigenze dei cittadini in particolare della Selva…” Si ribadisce infine la disponibilità al confronto in merito pur però continuando speditamente a lavorare secondo la strada intrapresa.
Pronta la replica del consigliere di opposizione Gianni Scala: “Nessun confronto se non interrompono prima le procedure avviate. Abbiamo le nostre ragioni e le porteremo avanti. Hanno convocato un consiglio ed una commissione il giorno prima con già la delibera pronta. Hanno ribadito che andranno avanti speditamente. Non è così che ci si confronta. Addirittura la proposta del tecnico incaricato era arrivata in Comune prima ancora di conferire l’incarico per il parere legale e della delibera di Consiglio Comunale. Ci stiamo preoccupando per i cittadini della Selva, che non vedano sfumare ancora una volta le loro aspettative, ma anche di tutti gli altri cittadini di Isola del Liri che sono i titolari dei diritti collettivi che si vogliono liquidare”.
Interviene anche l’ex vicesindaco Angelo Caringi: “Stanno facendo confusione tra ex amministratore ed ex esponente politico figuriamoci se possono distinguere tra liquidazioni di occupazioni legittime e allodi. Ci sono diritti collettivi da tutelare così come cittadini che aspettano di regolarizzare le loro occupazioni in maniera corretta. Intanto hanno precisato che non è in discussione la natura giuridica del suolo, suppongo un demanio civico, che quindi è inalienabile, indivisibile e inusucapibile. Vadano pure avanti speditamente se lo ritengono opportuno. Siamo pronti, di fronte ad atti illegittimi, ad impugnarli innanzi al Commissariato per gli usi civici”.